Che il Toro femminile parlasse giovane, lo si sapeva, ma non ci si aspettava fosse in grado di parlare così giovane... La sfida contro l'Azalee Solbiatese ha portato grande felicità e sicurezza, oltre alla consapevolezza di un percorso di maturità ben avviato. Dall'altra parte ha portato anche al consolidamento della certezza che il progetto del Torino è un progetto che vuole parlare giovane e vuole puntare sul lungo periodo. Certo, i risultati nel breve devono migliorare, dando seguito al percorso cominciato, ma per il futuro il Toro può cominciare a guardare in là con positività...

Femminile
Il Toro femminile ne fa 3 in casa e punta sui giovani: esordio per una 2011
Torino-Azalee Solbiatese 3-0: un risultato che dà sicurezza
—Grande vittoria da parte delle granata che in casa, al Cit Turin, sono riuscite a imporsi con un grande risultato. Il tecnico granata Fulvio Francini, sempre a proposito del privilegiare i giovani, punta nuovamente su Nolfo, classe 2008, per la porta: davanti a lei le solite Caffaratto, Musso, Municchi e Degani completano la difesa a 4. A fare da filtro Calautti in mezzo al campo, con Gonnet e Guarini a dare apporto all'offensività di Altafin e Saito sulle fasce. La punta non può che essere Bazzocchi: la numero 9 è il punto di riferimento granata per ogni manovra offensiva, e in questa sfida ne ha dato ulteriore dimostrazione. La formazione di Solbiate Olona si è trovata subito in difficoltà con la rete di Musso nel primo tempo, ma la batosta è arrivata nella ripresa: Bazzocchi sfrutta le incursioni di Guarini prima e Calautti poi e in dieci minuti fa doppietta. Grande risultato personale per la bomber granata e grande risultato per la formazione di Francini, che con tre reti infilate in casa si porta a quota nove punti, all'ottavo posto e a quattro lunghezze da una zona calma che sembra sempre più raggiungibile.
La sicurezza di saper sfruttare le occasioni
—Il risultato di 3-0 dà sicurezza: il Toro ha cominciato un grande percorso di crescita a partire da quello 0-1 contro la Pro Sesto e da quel momento ha cercato di sopperire a quel gap di agonismo e fisicità che ancora c'è con le altre squadra con la grande grinta e con la qualità mostrata in campo. Tuttavia, pensare alla classifica ogni tanto non è sbagliato: le granata hanno anche bisogno di punti per cercare di uscire dalla zona play-out (che comincia proprio dall'ottavo posto): per questo contro squadre anche sulla carta più deboli come le Azalee Solbiatese, la vittoria è l'unico risultato contemplato. Così, la prestazione del Torino non è una prova di gestione e controllo di un risultato scontato, è la consapevolezza di saper sfruttare le occasioni che il calendario presenta, di saper rispettare le aspettative e di saper concretizzare i punti necessari anche quando la pressione può rendere il compito difficile. Tutto questo è necessario per l'oggi, ma per il domani occorre anche altro. E il Toro sta iniziando a pensarci...
Le Torelle di domani: iniziare ora a pensare al futuro
—Contro le Azalee Solbiatese, il risultato non è stato l'unico aspetto positivo. Se più volte abbiamo ripetuto come Francini voglia parlare giovane - e la titolarità, ormai reiterata, della classe 2008 Nolfo in porta ne è un chiaro esempio -, contro la formazione lombarda si è superata ogni aspettativa. Nel secondo tempo ha avuto modo di fare il proprio esordio in Serie C Elena Longo, un prodotto del settore giovanile granata. Detta così suona positiva, ma fa ancora più notizia sapere che Longo è una classe 2011: ha compiuto 14 anni lo scorso 24 febbraio. Non un caso isolato, in realtà: basti pensare che nella formazione titolare scesa in campo al Cit Turin domenica 21 dicembre non c'era nessuna ragazza nata nel XX secolo. Ma non è solo retorica: il fatto che la prima squadra del Toro femminile sia così giovane è un'ottima notizia: se ad ogni partita parliamo di una formazione con grande qualità e grinta ma con un gap di agonismo non indifferente da colmare, allora far crescere giovanissime ragazze in questo contesto non può che aiutare ad avere una squadra pronta anche sotto questo punto di vista in futuro. L'impressione è che il Toro stia cercando non solo di rimanere a galla in un campionato sensibilmente più difficile rispetto all'Eccellenza come la Serie C, ma stia anche pensando a come fare un ulteriore salto di qualità in futuro. Almeno, tutto questo sulla carta. Che questo esordio non sia solo un temporale estivo, ma l'inizio di una bella tempesta, granata.
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