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tor toro Toro, per la difesa a tre Baroni pensa a Tameze e Dembélé come alternative

IL TEMA

Toro, per la difesa a tre Baroni pensa a Tameze e Dembélé come alternative

Toro, per la difesa a tre Baroni pensa a Tameze e Dembélé come alternative - immagine 1
Il tecnico granata potrebbe rilanciare due giocatori che sembravano ai margini adattandoli in difesa
Matteo Curreri

Un fattore determinante della campagna vincente del Torino all’Olimpico è stato sicuramente il cambio di sistema di gioco. Baroni ha affrontato la Roma di Gian Piero Gasperini scombinando le carte in tavola: il tecnico ha optato per un 3-4-3, pronto a trasformarsi in un 5-4-1 quando la palla era tra i piedi dei giallorossi. Una strategia che ha funzionato e che probabilmente ha esaltato le caratteristiche degli interpreti granata, soprattutto nel reparto arretrato. Maripan si è confermato leader, Ismajli ha ben figurato all’esordio ufficiale e persino Coco, tra i più negativi nelle prime battute stagionali, è apparso in crescita. Una disposizione già testata durante la preparazione estiva, che ha dato i suoi frutti e che potrebbe essere riproposta anche domani contro l’Atalanta. Ma questo tema, che accompagna la possibile svolta tattica, è anche il sintomo di un’estate travagliata nella costruzione della rosa. Tanti cambi di direzione: dal 4-2-3-1 al 4-3-3, fino all’opzione del ritorno a tre dietro, tra fiducia ai titolari e dubbi sulle alternative, che Baroni – un po’ per mancanze, un po’ per assenze – dovrà inventarsi.

Tameze e Dembélé: le opzioni per la retroguardia

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"A Roma c’erano delle esigenze, c’è ancora un allenamento e faremo delle valutazioni" – ha detto l’allenatore granata in conferenza stampa, spiegando la scelta dell’Olimpico e proiettandosi sul match con la Dea. "La cosa più importante, al di là del sistema, è l’interpretazione della partita", ha poi sottolineato, nella stessa risposta in cui ha affrontato anche il tema dei giocatori da alternare ai titolari in difesa. Con il passaggio a tre dietro, infatti, Baroni sembra voler reintegrare nel sistema due giocatori che tra l’estate e le prime uscite stagionali sembravano ai margini della rosa: "Tameze ha già fatto 28 partite in quel ruolo – ha ricordato – anche Dembélé ci sta lavorando".

Dal rischio addio alla nuova occasione

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Per l’ex Verona l’estate sembrava propizia all’addio, ma alla fine è rimasto e, da una possibile esclusione dalla lista dei 25, si è già ritagliato minutaggio nelle prime giornate di campionato, sempre da subentrato in mezzo al campo. Ora Baroni sembra voler sfruttare la sua duttilità, apprezzata molto da Juric e meno da Vanoli, che – complice anche il cambio di modulo seguito all’infortunio di Zapata – lo ha utilizzato quasi esclusivamente a centrocampo. Il tecnico granata pare voler puntare non solo su di lui, ma anche sul connazionale Alì Dembélé. Per l’ex Venezia, nonostante il rinnovo fino al 2028, il precampionato è stato avaro di minuti e nelle gare ufficiali non ha ancora trovato spazio: zero presenze. Ma anche per lui, come per Tameze, si potrebbe aprire uno spiraglio studiando da rincalzo per la difesa a tre.

Ma Baroni non esclude varianti

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Baroni ha però voluto ribadire che la squadra è ancora alla ricerca di un equilibrio e che non esclude varianti: "Con la Fiorentina abbiamo giocato 4-3-3 tenendo molto bene il campo", ha ricordato. Siamo dunque nel pieno delle ipotesi e dei tentativi per trovare al Toro un vestito definitivo, ma allo stesso tempo adattabile all’avversario. Così è stato con Gasperini, e sarebbe curioso se contro Juric – allievo prediletto del tecnico romanista e discepolo del 3-4-2-1 – Baroni optasse per un ritorno alla difesa a quattro. Diversi scenari sono possibili, come pure le soluzioni in difesa, con il tecnico granata che, facendo di necessità virtù, potrebbe coinvolgere chi sembrava destinato a un ruolo del tutto marginale.