Sabato 13 alle ore 15 si torna in campo: il Torino di Juric sarà ospite del Genoa di Gilardino in quel del Ferraris, uno degli stadi con l'affluenza maggiore di tifosi rispetto alla capacità massima disponibile. I granata dunque giocheranno contro un uomo in più: la Gradinata Nord rossoblù, vero asso nella manica del grifone. Quella fra Genoa e Torino infatti non può essere e non sarà una sfida normale. Una storia lunga più di cento anni fra gemellaggi, tradimenti, sfide gloriose e grandi ex. Torino-Genoa è infatti un grande classico del campionato di Serie A, con le due compagini che nella storia si sono incrociate 186 volte, una più particolare delle altre: quel Torino-Genoa 2-3 del 24 maggio 2009 che fece scricchiolare un gemellaggio fra tifoserie che solo nel corso degli anni è tornato agli antichi albori. Quello di sabato sarà la prima giornata del girone di ritorno e il Toro vuole "ricominciare" col piede giusto in quella che nel post Napoli Juric aveva definito "una partita decisiva, ci può dare uno slancio impressionante".

IL TEMA
Verso Genoa-Torino, col Grifone “la partita della svolta” per i granata
Come arrivano le due squadre?
—Bastano le parole di Juric per definire l'importanza della sfida del Marassi. Il Torino arriverà a Genova col vento in poppa dopo l'esaltante e schiacciante vittoria contro i campioni d'Italia del Napoli. Il 3-0 ha riportato alto l'umore degli uomini granata dopo il bruciante ko di Firenze, ma quello che fa ben sperare Juric e il mondo Toro è il modo in cui è maturato: una squadra arrembante in fase offensiva e concentrata per tutta la partita che ha saputo anche gestire il risultato rischiando pochissimo e mantenendo per la nona volta la porta inviolata.
Quale modo migliore dunque per affrontare una squadra tosta che in casa ha fermato Napoli, Juventus e Inter e che è imbattuta da quattro turni: nell'ultima giornata il Genoa si è visto sfumare una vittoria firmata Gudmundsson facendosi rimontare al 95' da un gol dell'ex Torino De Silvestri. Un 1-1 giusto secondo Gilardino contro il Bologna delle meraviglie che rende quella contro il Torino una sfida tanto importante quanto delicata nonostante l'ampio gap in classifica a favore del Toro.
Il Toro contro il Grifone, quanti ex nella storia.
—Torino e Genoa sono due società storiche del calcio italiano, per cui sono tanti i giocatori che hanno vestito entrambe le maglie. Da Bacigalupo, Meroni, Simoni, Galante, a Immobile, Iago Falque, Ansaldi e Moretti - solo per citarne alcuni - finendo con Sanabria, Pellegri e il tecnico del Torino Juric che in rossoblù è stato sia capitano che allenatore. Sono altrettanti anche i giocatori che invece hanno fatto il percorso inverso come Izzo, Cerci, Marchetti e Barreca, anche se in questa stagione mancano ex granata fra i rossoblù.
Incroci, vite e trasferimenti che hanno fatto le fortune o le sfortune di Toro e Grifone: sono diversi infatti i giocatori che passando da Genova a Torino sono diventati grandi del nostro calcio. Proprio come stanno provando a fare Sanabria e Pellegri che, con la maglia del Genoa, si sono fatti notare. Discorso simile per Ivan Juric, che da giocatore è diventato una bandiera e capitano del Genoa, cominciando la carriera da allenatore nell'Under 19 rossoblù, per poi tornare nella stagione 2016-17 sulla panchina della Prima squadra. Un'avventura lunga tre stagioni che, seppur non esaltante, ha fatto conoscere il tecnico croato, arrivato tre anni dopo in granata.
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