Lunedì alle 18:30 il Torino ospita all'Olimpico Grande Torino il Como di Fabregas, nella penultima gara della dodicesima giornata di Serie A. I granata di Baroni affrontano una squadra solida e compatta, che di provinciale ha solo la posizione geografica ma nei fatti lotta per la zona nobile della classifica. I lariani arrivano alla sfida come settima forza del campionato a 18 punti, quattro in più del Toro, e ambiscono a salire sempre più ai vertici. Però il Como non è solo bel gioco ma anche tattica e corsa.

CAMPIONATO
Verso Torino-Como, la squadra di Fabregas non è una cenerentola della Serie A
Il Torino vuole allungare la striscia positiva
—Archiviata la pratica derby e la pausa Nazionali, il Torino ora deve rimettere testa al campionato. Una partita non semplice per la squadra di Baroni, che deve affrontare una delle formazioni più solide del campionato. Il Torino arriva da un buon momento, sei risultati utili di fila, reparto difensivo messo in ordine e un super Paleari che si è dimostrato esser più di un semplice rincalzo (MVP nella stracittadina). Questo però non basta, c'è da fare i conti con un reparto offensivo che ultimamente stenta un po' a cui si aggiunge l'infortunio di Simeone. Anche a centrocampo bisogna monitorare la situazione di Ilic, seppur nel derby si è rivisto Anjorin, in un reparto che ancora fatica a trovare ritmo di gioco. Dunque, qualche dubbio rimane, i granata però vogliono continuare a macinare punti, soprattutto davanti al loro pubblico.
Il Como sa imporre il suo gioco
—Dall'altro lato però c'è una squadra che non è più una rivelazione ma una certezza del campionato. Il Como non perde dal 30 agosto nella sfida contro il Bologna, unica sconfitta dei lombardi, e punta ad un piazzamento europeo di livello. Dietro questo successo si trova Cesc Fabregas, che ha creato una squadra dal gioco estremamente intenso e organizzato: non un calcio estetico alla “tiki-taka”, ma un sistema pragmatico e soffocante per gli avversari. La pressione alta e costante, basata sull'aggressione immediata, impedisce agli avversari di costruire e li costringe all’errore. Il Como risulta tra le squadre che pressano di più (PPDA più basso della Serie A a 8.2) e anche tra le più fallose, 180 falli seganti e ben 27 cartellini gialli, segno dell’aggressività del metodo Fabregas. Il giocatore che più incarna questo stile di gioco è il talento Nico Paz, secondo per falli (26) e primo per duelli vinti (86) in Serie A. Nonostante ciò, il Como pecca di tracotanza con le squadre medio-piccole, fermandosi in pareggi da zero a zero come nell'ultima partita contro il Cagliari.
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