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Paoli, Voce Giallorossa: “Belotti, Miha e gli ex: c’è rispetto per il Toro. Ma…”

L'intervista / Il collega della testata capitolina: "Dopo la vittoria europea, Roma più consapevole e determinata. Guai però a sottovalutare i granata"

Federico Bosio

"Come ormai da tradizione, per introdurre la partita che il Toro affronterà questo pomeriggio contro la Roma, abbiamo deciso di sentire una voce vicina all'ambiente "avversario", in questo caso quello capitolino. Abbiamo dunque contattato il collega Alessandro Paoli, di Voce Giallorossa

Alessandro, oggi si giocherà Roma-Torino: come arrivano i capitolini alla sfida?

"La Roma arriva alla sfida contro il Torino sicuramente più consapevole della propria forza. La vittoria europea in trasferta contro il Villareal riconsegna al campionato una Roma in stato di grazia che, nonostante il poco tempo a disposizione per preparare la gara contro il granata, vorrà dare continuità a quanto visto giovedì in Spagna."

Due società che tra l'altro ultimamente sono sempre più legate in sede di mercato...

"Sì, Roma-Torino è diventato un asse del calciomercato sia a livello di Prima Squadra che a livello di Settore Giovanile. Mi sembra evidente che ci siano ottimi rapporti tra i due club e che questa sinergia sia figlia di un rispetto reciproco maturato negli anni."

Dicevamo, giovedì sera una partita praticamente perfetta a Villareal: c'è però il rischio che dopo una prestazione del genere i giallorossi sottovalutino il Toro?

"Se la Roma dovesse sottovalutare il Torino commetterebbe un errore gravissimo. La vittoria contro il Villareal non deve far sedere sugli allori la formazione di Luciano Spalletti bensì deve stimolarla a dare continuità a certe prestazioni. Sono convinto che i giallorossi non prenderanno sotto gamba i granata sopratutto ricordando il risultato dell'andata."

Veniamo ai dati: dopo gli incontri europei la Roma quest'anno ha quasi sempre vinto, nonostante ciò pensi che possa risentire di questi impegni così ravvicinati?

"Francamente non credo. La formazione giallorossa è ormai abituata a disputare più competizioni durante l'arco della stessa stagione. L'Europa League potrebbe lasciare qualche scoria nelle gambe ma non credo possa penalizzare più di tanto la Roma."

Qual è la concezione del Torino, lì a Roma? Che cosa si teme dei granata?

"C'è grande rispetto per il Torino. Al di là della differenza di punti in classifica, i granata sono ritenuti una formazione ostica capace di mettere i bastoni tra le ruote a chiunque. Credo che la Roma debba temere soprattutto Belotti oltreché la possibile voglia di rivalsa degli ex Iago Falqué, Iturbe e Ljajić senza considerare poi il tecnico Mihajlović, il quale, da ex laziale, vivrà la sfida con i giallorossi come fosse un derby."

Quali invece, secondo te, i maggiori pericoli che i ragazzi di Mihajlovic dovranno limitare?

"Ovviamente, penso che Džeko sia il pericolo numero uno. Non dimentichiamoci però che il bosniaco rappresenta il terminale offensivo di una squadra attrezzata per competere su tre fronti: campionato, TIM Cup ed Europa League. Se dovessi fare altri due nomi farei quello di Salah, che con la sua velocità nelle ripartenze risulta sempre incisivo, e Nainggolan, il quale, in Serie A, gioca ad un'intensità superiore alla media risultando spesso utilissimo ai compagni in entrambe le fasi di gioco."

Se guardi al termine della stagione, dove immagini questo Torino? Dove pensi che possa arrivare?

"Mio padre, pur essendo romano, è un tifosissimo del Toro poiché, quando era giovane, ha vissuto e lavorato a Torino, quindi non posso che sperare che i granata arrivino il più in alto possibile in classifica. Un posto in Europa League, al momento, sembra piuttosto improbabile ma finché la matematica non condanna è lecito crederci e sperarci."