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Torino-Bologna, resta in dubbio la presenza di Niang: da valutare le condizioni

L'attaccante ieri ha lavorato in differenziato, ed è a rischio per la prossima sfida. Intanto, Mazzarri: "È un bravo ragazzo, deve offrire il 100%"

Federico Bosio

"Poche parole, spazio ai fatti. Questa la strada tracciata da Walter Mazzarri nel suo frenetico e subito fitto di impegni approdo al Torino: il tecnico è stato chiaro questa mattina in conferenza stampa, e proprio in questi minuti sta dirigendo la sessione di rifinitura in vista dell'incontro in programma già domani -all'ora di pranzo - quando ospiterà il Bologna per il debutto interno. Quale sarà la formazione schierata dal tecnico toscano? Al momento definirlo appare ai limiti dell'impossibile, vista la variazione di credo tattico apportata alla squadra e le condizioni da valutare di più pedine. Di queste, fa parte anche quel Niang che ha già giocato alle dipendenze del nuovo tecnico granata, nel corso della sua esperienza al Watford. Il senegalese ha ricoperto il ruolo di prima punta negli ultimi due incontri, sostituendo di fatto l'infortunato Belotti, con risultati altalenanti ma di certo non completamente negativi.

"Mazzarri potrebbe ripartire subito - anche - da lui, ma non sembra questa una decisione che spetti solamente al tecnico. L'attaccante resta infatti a rischio per la sfida ai felsinei, visto e considerato il lavoro svolto in differenziato nel corso della seduta di ieri pomeriggio. In merito agli infortunati ed alle eventuali assenze, il nuovo tecnico granata è stato questa mattina molto schietto: "Il vero allenamento lo facciamo ora, quindi non so ancora. Davvero, non per fare pretattica”. Dipenderà tutto, dunque, dall'attuale sessione di rifinitura. Se Niang fornirà segnali positivi e dimostrerà di aver smaltito il problemino che l'aveva costretto ieri ad allenarsi a parte, allora sarà certamente per lo meno inserito nell'elenco dei convocati. Al momento, però, la sua presenza resta ancora in bilico fino a nuove notizie.

"Nel frattempo, Mazzarri ha espresso parole importanti anche nei confronti del giocatore: “E’ un ragazzo che conosco, è un bravo ragazzo. Sa che deve lavorare sulla sua convinzione, non offre il 100%. In Inghilterra ad un tratto ha fatto bene, ora è arrivato il momento che deve capire sin dagli allenamenti che deve tirare fuori tutte le sue potenzialità al più presto. Le chance non sono eterne. Io curo molto i rapporti personali, vedrò cosa posso fare. Lavorerò sia sugli schemi che sulla mente, se miglioro il singolo poi  migliora anche la squadra." Un lavoro progressivo, che di certo non occupa il tempo di una sola sessione. Quella attualmente in corso, che determinerà però la presenza o l'assenza di Niang in vista della sfida di domani, contro il Bologna.