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Torino decimato dagli infortuni: sfortuna ma anche incoscienza

Il punto / Lyanco è soltanto l'ultimo di una fornita lista: la speranza è il recupero di alcune pedine per la Roma, ma anche la loro gestione...

Federico Bosio

"Il Torino si appresta a tornare in campo, domani pomeriggio, per la ripresa del campionato: un ritorno atteso e sentito che tuttavia in casa granata si auspicava di poter affrontare in una differente situazione dal punto di vista numerico e qualitativo. Non tramonta infatti lo spiacevole ruolo di rilievo che ha occupato in questo avvio di stagione l'aspetto legato agli infortunati: se per Belotti il discorso era a parte, la speranza era quella di poter recuperare almeno un paio di pedine per la trasferta calabrese, mentre la realtà dei fatti parla di una infermeria che non si è ancora svuotata al netto dei rispettivi miglioramenti.

"Anzi, ad aggravare la situazione è stato l'infortunio occorso nella seduta di ieri ad un giocatore già determinante come Lyanco: trauma distorsivo alla caviglia con parziale lesione del legamento deltoideo, tempi di recupero ancora da definire con precisione ma di certo lo stop sarà lungo. Domani, contro il Crotone, il Torino sarà quindi nei fatti decimato. Anche di questo ha parlato quest'oggi Sinisa Mihajlovic nel corso della conferenza stampa di presentazione dell'incontro: "Non siamo così fortunati con gli infortuni, anche perché capitano sempre nello stesso reparto. Abbiamo Rincon diffidato, e siamo un po’ decimati: speriamo che non si faccia ammonire, e di recuperare qualcuno per Roma, ma la vedo molto dura." Anche contro i capitolini dunque la coperta corta potrebbe attanagliare i granata ed anzi, se in Calabria il venezuelano dovesse incappare nel cartellino giallo, a centrocampo il Toro sarebbe in vera e propria emergenza.

"Quali sono i motivi di questi infortuni così diffusi? Da una parte, appunto, è innegabile lo zampino della sfortuna, ma dall'altra Mihajlovic chiama in causa anche un'altra non irrilevante componente: "In queste sette giornate abbiamo avuto tre infortuni gravi, anche per egoismo di ognuno di loro: quando uno non sta bene in allenamento o in partita, preferisco che me lo dicano ed evitiamo guai peggiori. Barreca, Acquah e Belotti non stavano bene, ma han voluto giocare per forza: non in malafede, ma per incoscienza, e poi hanno giocato e si sono fatti male. Se uno va in campo, deve essere al 100%: siccome penso che i ragazzi siano intelligenti, se mi danno le garanzie io gli credo e li faccio giocare. Ma non deve più succedere una cosa del genere” Troppa voglia di scendere in campo, conseguenze adesso tangibili. Un discorso condivisibile ma in parte anche imputabile allo stesso tecnico.

"Con il senno di poi infatti, almeno per quanto riguarda Belotti, avrebbe potuto optare per una sostituzione osservando le condizioni dell'attaccante pur venendo rassicurato in merito da quest'ultimo. Proprio in relazione al Gallo, il tecnico granata ha ammonito in conferenza: "Un mese, un mese e mezzo: dipende da come si sente, dal fisico, da come recupera. Quando si cicatrizza, allora si può allenare: da giocatore ho avuto un infortunio come questo, ho voluto forzare i tempi e poi sono stato fuori 6 mesi" Guai dunque a rischiare e, per troppa voglia di tornare in campo ed aiutare i compagni, forzare i tempi di recupero: l'infortunio non è da sottovalutare, ed il Gallo dovrà prendersi tutto il tempo necessario per poi rientrare quando davvero il fisico glielo permetterà completamente.

"Per quanto riguarda tutti gli altri infortunati, quello più indietro di condizione sembra ancora essere Obi. Barreca ed Acquah appaiono invece più avanti con il recupero: l'infiammazione muscolare che aveva colpito il terzino sta guarendo, mentre le speranze per il centrocampista erano quelle di un suo rientro già per domani, alla fine non concretizzatosi ma sintomo di fiducia in questo senso. Per entrambi dunque, nonostante Mihajlovic abbia già chiarito che sarà complicato, l'obiettivo sarà quello di averli a disposizione contro la Roma: due recuperi che permetterebbero al gruppo granata di rifiatare e di godere di maggiori alternative. Per il centrocampista nigeriano, invece, si dovrà attendere più a lungo.