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Forza, Gallo Belotti: sei tu la tua miglior risorsa

Forza, Gallo Belotti: sei tu la tua miglior risorsa

Focus on / L'infortunio, la Nazionale e le difficoltà: continua il momento sfortunato di Belotti. Mihajlovic: "Deve stare tranquillo. E a fine partita ha chiesto scusa..."

Nicolò Muggianu

Belotti, dove sei? Continua il momento 'no' del Gallo, che da quando è tornato dall'infortunio sembra non essere riuscito ancora a ritrovarsi al 100%. Un problema fisico, ma soprattutto mentale. La mancata qualificazione Mondiale è stata una vera e propria batosta per il morale del capitano granata che, frenato da qualche acciacco fisico di troppo, non è riuscito a dare alla sua Nazionale l'apporto che avrebbe desiderato. Ora, come se non bastasse, nel giorno del ritorno in granata dopo la delusione azzurra, il potenziale rigore-vittoria fallito che non fa altro che alimentare tristezza e delusione. Insomma: non ci voleva proprio.

Ma Belotti ha le spalle larghe, e non sarà certo un rigore fallito a fermarlo. Lo sa bene Sinisa Mihajlovic, che nel post-partita del match contro il Chievo ha preso le difese del suo capitano. "Lui deve stare tranquillo perchè ci mette troppa foga - ha esordito il tecnico serbo (LEGGI QUI) -  Deve lavorare per la squadra con calma e il gol arriverà". Il messaggio è chiaro: un momento 'no' dettato da una condizione psicofisica tutt'altro che perfetta. “Belotti quando è arrivato in settimana era triste - ha continuato Mihajlovic -  poi l’ho visto meglio e l’ho fatto giocare. Ha influito anche il mese di stop. Deve stare tranquillo e continuare a giocare per la squadra. A fine partita negli spogliatoi ha chiesto scusa a tutti, per far capire il ragazzo che è. Avesse segnato oggi sarebbe stata un’altra cosa, così diventa ancora più difficile. Ma noi gli siamo sempre vicini”. 

 TURIN, ITALY - NOVEMBER 19: Andrea Belotti of Torino FC showss his dejection at the end of the Serie A match between Torino FC and AC Chievo Verona at Stadio Olimpico di Torino on November 19, 2017 in Turin, Italy. (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Insomma, un periodo triste per il Torino ed il suo capitano. Il pareggio maturato contro il Chievo di Maran infatti, lascia l'amaro in bocca. A fine partita poi, il malcontento e la delusione popolare sfociano in una pioggia di fischi. Meritati per quanto visto in campo, con un Torino nettamente superiore al Chievo dal punto di vista tecnico; ma ancora una volta poco concreto. Mentre gli altri tornano negli spogliatoi però Belotti c'è. È là, con lo sguardo rivolto verso la curva, la mano destra sul cuore e il palmo sinistro alto in segno di scuse. Un'assunzione di responsabilità netta e tutt'altro che scontata. Sul suo volto la delusione di chi sa quanto sia importante per questa squadra, ma allo stesso tempo è consapevole delle difficoltà che sta attraversando. Prima l'infortunio, poi la mancata qualificazione ai Mondiali e infine un digiuno da gol insolito, culminato nel rigore sbagliato. Un periodo complicato, dal quale però è possibile uscire.

Il problema c'è ed è evidente a tutti, ma per uscirne serviranno maturità, impegno e coesione. Belotti infatti si è dimostrato un tassello fondamentale per il Torino e, in quanto enorme patrimonio della squadra, va tutelato. Un momento buio. Ma si sa, dopo l'oscurità torna sempre la luce. E quando finalmente risorgerà il sole, il gallo tornerà a cantare.