Lo storico dirigente sportivo, commenta la possibile scelta federale per la prossima panchina azzurra: "Fui il primo ad applicare questa staffetta ai tempi del Bari e andò alla grande. Dietro c'è una logica"
Ventura-Nazionale, Mihajlovic-Torino: è questo il doppio binario su cui viaggia il dibattito calcistico di questi ultimi giorni. Abbiamo chiesto un parere in merito a Giorgio Perinetti, storico dirigente sportivo e uomo di calcio, che ben conosce Giampiero Ventura dai tempi di Bari, quando ricopriva il ruolo di direttore sportivo: "Ventura l’uomo giusto? Può essere. E’ un allenatore che avuto una carriera nettamente meno importante rispetto a quello che avrebbe meritato. E’ un istruttore, sa insegnare calcio, e i giocatori con lui apprendono sempre qualcosa di nuovo.
Perinetti trova anche una logica precisa nella sua chiamata: "Soprattutto, poi, è l’allenatore perfetto per succedere a Conte, c’è continuità anche dal punto di vista dell’idea di gioco. C’è logica in questa scelta, sulla falsa riga di quella che prendemmo noi a bari, quando da Conte a Ventura".