"Non ha mai avuto paura, Juan Manuel Iturbe. Neanche a 16 anni, quando rifiutò di firmare il nuovo contratto con il Cerro Porteño e fu allontanato con la prima squadra, prima di rientrarvi soltanto un anno più tardi. Non ha avuto paura poi di salpare per l'Europa, con sei mesi al Porto, prima di tornare in Argentina (sua patria di nascita, anche se il passaporto recita Paraguay) per altri sei mesi, questa volta al River Plate.
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Juan Manuel Iturbe: la freccia veloce all’arco di Miha
Calciomercato / All'arrivo del paraguaiano manca solo l'ufficialità: ecco chi è il nuovo arrivo in casa granata
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"ITURBE IN ITALIA - Ma è nel 2013-2014 che la carriera del classe '93 cambia faccia. Su di lui arriva l'Hellas Verona di Mandorlini, che lo preleva dalla squadra portoghese e lo lancia con coraggio in Serie A. È una scelta vincente: l'avvio degli scaligeri è da record, e Iturbe e compagni duellano ad armi pari per la zona europea. Il paraguaiano si scatena, e a metà stagione ha già segnato cinque gol - saranno otto alla fine. Nel 2014 la squadra si spegne e - complici quattro sconfitte di fila - abbandona i sogni continentali, ma la stella di Iturbe ormai è lanciata nel firmamento del calcio italiano, e le big l'hanno nel mirino.
"Ad arrivarci è la Roma, e le cifre sono da top player: 22 milioni più bonus arrivano nelle case del Verona, che l'aveva riscattato a 15 dal Porto. Le prestazioni, però, non combaciano con i movimenti finanziari: schiacciato dalle pressioni della capitale, che dopo l'exploit del primo Garcia sperava di poter continuare a competere per lo scudetto. Non accadrà: saranno 17 i punti di ritardo dalla Juventus a fine campionato. Tra gli imputati finisce anche Iturbe, reo di non aver reso quanto ci si aspettava - ma forse ci si aspettava troppo?
"Le sue chance in giallorosso, sostanzialmente, finiscono lì. I sei mesi successivi alla Roma sono composti principalmente da spezzoni di gara, il prestito al Bournemouth produce solamente due presenze (mai da titolare). Si arriva così alla stagione presente, e a quel desiderio di partire che il Torino ha soddisfatto: una mossa che rende felice giocatore, Mihajlovic e i tifosi.
"ITURBE NEL TORO - La collocazione dell'attaccante all'interno dello scacchiere tattico del serbo può essere varia: avvicendamento con Ljajic e Iago Falque nel supporto a Belotti, ma anche seconda punta in caso di 4-3-1-2 a fianco del Gallo, la sua velocità e il suo dribbling possono diventare la variabile decisiva per spaccare le partite, sia dal primo minuto sia con un inserimento nella ripresa. Il Toro ora ha il ricambio di qualità che a Mihajlovic serviva, starà all'ex allenatore del Milan far fruttare di nuovo Iturbe come accaduto a Verona: un talento troppo bello quello ammirato all'Arena per non essere vero, sarà da riscoprire e rispolverare. Anche il giocatore dovrà dare il suo contributo per rinascere e rivalutarsi. Senza paura, come al solito.
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