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Kondogbia, fisico e potenza ma a un prezzo da capogiro: punti di forza e punti deboli

Il colpo della settimana / Il neo interista è stato campione del mondo under 20 nel 2013, ma è costato ai nerazzurri più di Ibra e Ronaldo

Matteo Senatore

"Ha 22 anni ed un fisico che sembra scolpito nel marmo il principale colpo di mercato di questa settimana e finora dell'intera sessione estiva: è francese e risponde al nome di Geoffrey Kondogbia, per il cui talento l'Inter, dopo un'asta estenuante con il Milan fatta di sorpassi, controsorpassi e smentite, è arrivata a spendere la cifra di 36 milioni di euro, facendone il terzo acquisto più caro di sempre della sua storia, dietro solo a Vieri e Crespo. Per dire, è stato pagato più lui di Ibrahimovic e Ronaldo: un elemento questo che potrebbe cominciare a diventare pesante qualora il rendimento del francese non fosse da subito quello atteso.

"Mancino dotatissimo fisicamente, Geoffrey può essere impiegato sia da mediano che da centrale di centrocampo, anche se le sue caratteristiche sono prevalentemente di rottura e di interdizione, non di impostazione. Nonostante la sua giovane età ha già vissuto importanti esperienze internazionali con il Monaco (quest'anno è arrivato con la squadra del principato fino ai quarti di finale di Champions League, eliminato soltanto dalla Juventus grazie ad un rigore molto dubbio realizzato da Vidal nella partita di andata) e soprattutto con le nazionali francesi giovanili: bronzo agli Europei Under 19 in Estonia nel 2012 e campione del mondo con l'Under 20 in Turchia nel 2013, manifestazione nella quale ha messo a segno anche due reti. Non è però il gol il suo forte, se è vero che il giovane transalpino non ha mai segnato più di un gol a campionato, sia in Spagna che in Francia.

"Probabilmente la cifra per il quale l'Inter lo ha portato in Italia può essere troppo elevata, ma è chiaro che pur non trattandosi di un playmaker Kondogbia è un giocatore che può fare salire di livello la formazione di Roberto Mancini, avendo un forte impatto sul centrocampo nerazzurro. Grandi manovre per una squadra che all'atto pratico nelle ultime due stagione ha tenuto un ritmo pressochè identico a quello Torino, spendendo però un capitale assolutamente non comparabile a quello granata. Di certo, vista la folla che c'era alla presentazione di Kondogbia, in casa nerazzurra è tornato l'entusiasmo: vedremo se farà anche rima anche con risultati.