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Torino, con Alfred la dinastia Gomis saluta. Quegli errori dell’estate scorsa…

Torino, con Alfred la dinastia Gomis saluta. Quegli errori dell’estate scorsa…

Focus on / Dopo tutta la trafila nelle giovanili granata l'estremo difensore non è riuscito a convincere il Torino a puntare su di lui

Nicolò Muggianu

Finisce così l'avventura di Alfred Gomis al Torino, e con la sua anche quella della famiglia di portieri cresciuti a pane e Toro, visto che lo scorso anno hanno salutato a titolo definitivo anche il fratello maggiore Lys (oggi svincolato) e il fratello minore Maurice (oggi al Cuneo). Ma Alfred è stato, dei tre fratelli, quello che è andato più vicino a prendersi il Toro (sebbene Lys sia riuscito ad esordire in Serie A nel 2013). Già, perchè lo scorso anno, dopo 12 anni nelle giovanili del Toro, il ragazzo aveva nelle proprie mani il futuro della porta granata, con Mihajlovic che lo aveva scelto come portiere titolare nelle gerarchie di inizio estate. Così però non è stato. L'estremo difensore, che ha salutato la società in cui è cresciuto tramite un breve messaggio d'addio, ha firmato per la Spal, chiudendo così definitivamente un capitolo importante della sua vita.

La sua avventura al Torino ha avuto un andamento sinusoidale. Prima le speranze, i sogni, l'obbiettivo di diventare il futuro numero uno granata. Dopo aver fatto ottime cose nella Primavera, dal 2013/2014 Gomis inizia il suo lungo peregrinare in prestito in serie B. Prima Crotone, poi Avellino e Cesena: dopo tre annate ad alti livelli in cadetteria, in cui si distingue tra i migliori portieri. Nell'estate 2016 il Toro lo riporta a casa base, con la speranza che possa finalmente compiere quello che - nell'immaginario collettivo - era il suo destino. Mihajlovic prova a lanciarlo come primo portiere nelle amichevoli estive: a tradire il portiere classe 1993 è però l'emozione. Il giocatore compie qualche errore di troppo: prima con un brutto liscio in amichevole con il Renate a Bormio, poi una goffa uscita al Da Luz di Lisbona, nella Eusebio Cup contro il Benfica, che causa un gol. Miha finisce per non fidarsi più di lui. Padelli si riprende il posto di provvisorio titolare. Al Torino, poi l'ultimo giorno di mercato arriva Hart. Il ruolo di terzo portiere non può che stare stretto, allora il classe '93 - complice anche il problema cardiaco di Mirante - sceglie di trasferirsi ancora una volta in prestito, questa volta in serie A, a Bologna.

Una bella occasione in Serie A, finalmente: ma la sfortuna lascia il segno. Due giorni dopo l'arrivo, una frattura ad un a mano occorsa in allenamento pone praticamente già fine alla sua esperienza bolognese. A gennaio di quest'anno il via a una nuova partenza a titolo temporaneo tra le fila della Salernitana. In serie B, sicuramente, Gomis è ormai una certezza: la squadra campana si salva con agio e il portiere è autore di diverse ottime prestazioni. Ma a Torino ormai non c'è più spazio per lui. Il Toro acquista Sirigu, il ragazzo non è mai sfiorato dall'idea di fare il secondo portiere. Con il contratto in scadenza 2018, è finita l'era dei prestiti per accumulare esperienza: Alfred sceglie allora la Spal, che lo acquista in prestito con obbligo di riscatto. A Ferrara, Alfred si giocherà finalmente la maglia da titolare in una squadra di Serie A.

Due strade che sembravano destinate a incrociarsi quelle del Torino e di Alfred Gomis, ma si sa: a volte gli amori non sbocciano o - come in questo caso - nascono troppo prematuramente e poi, con il passare del tempo, si affievoliscono. Questo è lo strano caso di Alfred Gomis: promessa (purtroppo) mai mantenuta, divenuta esubero.