Torino-Pasquato: gli sviluppi

di Valentino Della Casa - Come sempre, il mercato è pieno di sorprese: le trattative subiscono brusche accelerazioni e bruschi rallentamenti in men che non si dica, e quella legata a Pasquato ne è un lampante esempio. Il Torino, ieri mattina, era convinto che in meno di 24 ore avrebbe potuto ufficializzare il giocatore di proprietà della Juventus, forte dell'entusiastico "sì" da parte del ragazzo ad un suo passaggio in maglia granata. Qualche problema, però, è sorto circa le richieste (particolarmente esose) avanzate da Marotta per il diritto di riscatto della metà da inserire sul prestito del giocatore.

I bianconeri, infatti, cederebbero mal volentieri un giocatore dalle grandi prospettive senza tenerne il controllo pressoché totale: ecco perché è stato richiesto un diritto di controriscatto o, addirittura, la cessione in prestito secco. Cosa che il Torino, in entrambi i casi, non ha intenzione di accettare: che senso avrebbe valorizzare per pochi mesi un giocatore tra l'altro dell'altra squadra della città? Sarebbe deleterio, non solo a livello prettamente tecnico, ma anche come immagine.

I 3,5 milioni per la metà pretesi dalla Juve, però, non hanno fatto altro che complicare le cose, ma assolutamente non in maniera irreversibile. I granata, infatti, continueranno a parlare con i bianconeri oggi, e lo faranno con ogni probabilità per tutto il week end, arrivando a lunedì mattina con una risposta in un senso o nell'altro. Il clima è comunque positivo e la sensazione è che la trattativa si possa fare, ma il Torino dovrà fare sicuramente uno sforzo economico per accaparrarsi il giocatore.

Esclusi tutti i discorsi relativi alle cessioni (su cui, per ora, non si registrano novità), si blocca nuovamente la rescissione di Salvatore Masiello con il Bari. Dopo i segnali di apertura di ieri, sembra che neanche oggi si possa arrivare alla risoluzione contrattuale perché la società biancorossa, all'ultimo momento, ha detto di non poter incontrare l'agente del giocatore a causa di appuntamenti di mercato. La telenovela, dunque, continua.