Potrebbero presto separarsi le strade di Vanja Milinkovic-Savic e del Toro. Nel contratto del portiere è presente una clausola rescissoria da 19 milioni di euro, una cifra relativamente bassa per quello che il serbo ha mostrato in stagione. E così sono tante le squadre che hanno messo gli occhi sul gigante granata, con il Napoli che sta provando l'affondo decisivo.


IL TEMA
Vanja, addio senza garanzie di titolarità: ecco perché non è un buon segnale
Il dualismo con Meret
—La squadra allenata da Antonio Conte sta definendo il rinnovo di contratto di Meret ed è alla ricerca di un altro portiere di livello da affiancargli. Vanja andrebbe dunque a vivere un dualismo: superare l'attuare estremo difensore azzurro è tutt'altro che impossibile - Meret ha commesso diversi errori ed è molto criticato a Napoli - ma per Milinkovic-Savic si prospetta un dualismo lungo un'intera stagione.
Via anche senza garanzie
—Il fatto che Milinkovic-Savic, dopo un'ottima stagione, lasci Torino anche senza la garanzia di giocare tutte le partite da titolare è emblematico. Non un buon segnale per i granata, che vedrebbero così andare via un giocatore anche a costo di non trovare spazio in tutte le partite. Segno forse di poca ambizione, o di una piazza che per anni ha riservato dure critiche al suo portiere, salvo poi cambiare il giudizio solo nella stagione appena concluso.
Vanja come Buongiorno
—Una cessione che arriverebbe a un anno di distanza di quella di Buongiorno, anche lui approdato al Napoli, peraltro. Un anno fa il Toro ha visto andare via un giocatore cresciuto nel vivaio e che - in passato - si era detto disposto a diventare bandiera. Anche Buongiorno ha spinto per essere ceduto, accettando la corte del Napoli dopo aver a lungo sperato di vestire la maglia dell'Inter. Non un buon segnale per un Toro che non sta più riuscendo a tenere i suoi giocatori migliori, pronti a lasciare anche senza garanzie di titolarità.
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