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Juventus, antimafia: “Bianconeri in un’ampia zona grigia”

TURIN, ITALY - DECEMBER 11:  Juventus FC President Andrea Agnelli looks on prior to the Serie A match between FC Torino and Juventus FC at Stadio Olimpico di Torino on December 11, 2016 in Turin, Italy.  (Photo by Valerio Pennicino/Getty Images)

Il presidente del Comitato mafia e sport della commissione Antimafia: "La procura dice che la Juve non è parte lesa e neanche concorre nel reato ma la Commissione ha il dovere di indagare e di proporre poi soluzioni normative."

Redazione Toro News

"Vogliamo bianco o nero non vogliamo alcuna zona grigia!". Sviluppi sulla questione Juventus-mafia che avevamo già raccontato giorni fa su queste pagine. Oggi sulla vicenda si è espresso Marco Di Lello dopo l'audizione dei pm di Torino sul caso biglietti che ha lambito la Juve: "Stando a quello che dice la procura - riporta "Lapresse" - la società bianconera non è parte lesa e neanche concorre nel reato, quindi c'è un'ampia zona grigia sulla quale la Commissione ha il dovere di indagare e di proporre poi soluzioni normative. Per procedere con una accusa in sede processuale occorrono elementi che non hanno ravvisato nei casi in questione. E' una valutazione che rispettiamo. C'è la piena consapevolezza da parte dei dirigenti della Juve e nessun nocumento, nessuno svantaggio: i biglietti li vendevano. Conoscere queste modalità di gestione ha suscitato qualche perplessità all'interno del Comitato; ci ritorneremo, ora continuiamo il nostro lavoro in queste settimana con l'audizione sul Catania." 

Poi, il presidente del Comitato mafia e sport della commissione Antimafia continua: "Tra 15 giorni parleremo con Pecoraro (procura Figc, ndr) e poi decideremo come tornare sul caso e se ascoltare i dirigenti della Juve, come qualcuno chiede. Vedremo se invitare e chi. Nella carte sono citati d'Angelo, Calvo, Merulla e Marotta. Andrea Agnelli? Valuteremo nei prossimi giorni, la Juventus è patrimonio nazionale e vogliamo evitare strumentalizzazioni e polemiche".