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Serie A, Gravina: “Non possiamo far finta che il calcio non subisca la crisi”

Serie A, Gravina: “Non possiamo far finta che il calcio non subisca la crisi”

Campionato / Sul taglio degli stipendi entro lunedì verrà presentato un piano collettivo dalla Lega di Serie A all'Aic

Davide Fagnani

Novità in arrivo per quanto concerne la Serie A e soprattutto per quanto concerne gli stipendi dei giocatori. "Entro lunedì vi faremo avere il piano collettivo per gli stipendi". E' questo - apprende l'Ansa da fonti vicine al dossier - quello che il presidente e l'ad della Lega Serie A, Paolo Dal Pino e Luigi De Siervo, hanno detto al presidente dell'Aic, Damiano Tommasi in un colloquio in conference call. Il piano prevederebbe una sospensione degli stipendi per i calciatori di Serie A, una misura transitoria per gestire in maniera coordinata e condivisa la situazione in attesa di capire quando (e se) si ricomincerà a giocare. Nelle prossime ore, dunque, si concretizzerà il piano collettivo per gli stipendi che poi verrà vagliato dall'Associazione italiana calciatori.

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TAGLIO STIPENDI - Sull'argomento è intervenuto anche Gabriele Gravina, presidente della Figc: "La difficoltà di far fronte a determinati impegni è evidente, talmente chiara che nessuno può far finta di non guardarla, di non porsi il tema del costo del lavoro. Lo faremo senza mortificare nessuno, lo dobbiamo fare ricorrendo a soluzioni e ipotesi di sospensione e riduzione. E' un tema che si sta già affrontando". "Ci sono stati già incontri con leghe e associazioni di categoria - ha aggiunto a Radio Sportiva - Ci sono proposte in atto. Si sta cercando di trovare una sintesi tra le diverse posizioni. Non possiamo far finta che il calcio non stia subendo gli stessi danni economici degli altri comparti dell'industria italiana: molti presidenti di club sono anche imprenditori, subiscono le problematiche del Paese che vengono trasferite nel mondo del calcio". E sul campionato ha terminato: "Non possiamo commettere l'errore, già fatto lo scorso anno, di partire oltre metà agosto. È evidente che oltre metà luglio diventa complicato andare avanti con il campionato 19/20".