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Serie A, Spadafora: “La quarantena di squadra in caso di positività può essere rivista”

Campionato / Le dichiarazioni del Ministro dello Sport al termine di un'altra lunga giornata per il mondo del pallone

Andrea Calderoni

In serata altre dichiarazioni importanti in vista del 18 maggio quando dovrebbero riprendere gli allenamenti collettivi. Al centro dell'intervento del ministro dello sport Vincenzo Spadafora il protocollo di sicurezza sanitario che non poche apprensioni sta creando alla Federazione italiana gioco calcio e alla Lega Serie A. Entrambi gli enti avevano, infatti, espresso nelle scorse ore le proprie perplessità circa la completa attuazione del protocollo. Il ministro ha dichiarato a Rete 4 al programma "Stasera Italia": "Lunedì dovevano riprendere gli allenamenti del calcio sulla base di un protocollo che un mese fa mi ha proposto la Figc insieme alla Lega. Oggi con mia sorpresa capiamo che la Lega ha difficoltà ad attuare un protocollo che ci ha proposto. Anche l'auto-isolamento non l'avevamo proposto noi, né ce lo ha imposto il comitato scientifico. Le squadre evidentemente non hanno strutture adeguate e non sono in grado di iniziare l’auto-isolamento: ne prendiamo atto. Se la Figc pensa che non ci siano le condizioni per auto-isolarsi allora bisogna rispettare le regole minime come il distanziamento".

RIPRESA - Il Ministro ha poi aggiunto: "Se gli allenamenti riprendono e tutto va nella giusta successione, non vedo perché il 13 giugno non possa ripartire il campionato. Massima disponibilità da parte nostra a rivedere in maniera meno stringente la regola inerente la quarantena di squadra nel caso di una sola positività. Ma che le regole già in vigore vengano rispettate. Da parte nostra nessun ostruzionismo o voglia di mettere in difficoltà. Il 18 ripartono gli allenamenti degli sport di squadra, le regole sono quelle di potersi allenare mantenendo le distanze. Si tratta di allenamenti un po’ diversi da quelli soliti, almeno per le due prime settimane. Proprio ieri abbiamo visto su un quotidiano le immagini del presidente un po’ furbetto che ha fatto allenare insieme la squadra in barba alle regole (il riferimento è a Claudio Lotito e alla Lazio ndr)". 

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