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Tutto Toro-Aberdeen minuto per minuto

Francesco Bugnone
Francesco Bugnone Columnist 
"Culto torna col format delle partite intere scovate su YouTube a distanza di anni: dopo la doppia sfida col Real e Toro-Triestina, tocca alla splendida rimonta contro l'Aberdeen"

0.00: squadre già al centro del campo, Silenzi e Francescoli pronti a battere il calcio d’inizio, le ultime note di “Grazie Toro” risuonano al “Delle Alpi” lasciando la colonna sonora alla Maratona già calda. Torino che veste la stupenda seconda maglia bianca e con righe trasversali granata mentre gli scozzesi dell’Aberdeen sono vestiti di rosso. “Appassionati di calcio, buonasera!” Con il suo classico incipit Carlo Nesti, uno dei telecronisti più moderni di Mamma Rai, ci introduce alla gara: sarà anche lui tra i grandi protagonisti della notte di coppa. Nesti ricorda i precedenti di pochi giorni prima fra nazionali italiane e scozzesi sperando sia di buon auspicio. C’è parecchio Toro in quelle gare: nel successo 3-1 degli azzurri di Sacchi si registra l’esordio in Nazionale di Roberto Mussi, nel 5-2 dell’under 21 di Cesare Maldini Benny Carbone è stato protagonista con una tripletta.

9.13: il risultato si sblocca quando su punizione da destra Paatelainen sorprende Galli con un improvvisa girata di testa senza quasi staccarsi da terra. Il finlandese si rende protagonista di una delle esultanze più goffe della storia con un tentativo di saltello simil-fantozziano che non so perché mi rimase impressa già allora. Aberdeen in vantaggio.

14.14 Inquadratura a Mondonico che sposta la testa e svela Zaccarelli seduto accanto a lui. Ho la classica bruschetta nell’occhio.

17.22 Il Toro continua a stazionare nella metà campo avversaria collezionando conclusioni rimpallate, angoli e punizioni. Il più menato è Francescoli. La curva Maratona canta “Toro Toro” e non smette di supportare nemmeno per un secondo. Qualche schema su corner è rivedibile. Un tiro di Annoni che finisce in fallo laterale non ci scoraggia.

21.30 Delizioso triangolo volante tra Carbone e Francescoli con Snelders che esce sull’uruguaiano alla disperata: dal rimpallo nasce un mischione furibondo con Silenzi che non riesce a trovare il tempo per calciare nella porta sguarnita. Rimanendo sempre a Fantozzi sembra l’azione di Inghilterra-Italia raccontata da un simil Nando Martellini mentre lo sfortunato Ragioniere  è costretto a recarsi al cineforum di Guidobaldo Riccardelli.

25.00 Paatelainen stravince un duello fisico con Gregucci quasi sul fondo, si gira con insospettabile agilità e crossa al centro dove Jess, considerato “il nuovo Dalglish” come ci ha informato poco prima Carlo Nesti, raddoppia in spaccata. Torino 0-Aberdeen 2, la salita verso i quarti si fa ripidissima. Settore ospiti in delirio, ma la Maratona non smette di cantare.

28.26 Franco Costa, da bordo campo, rievoca il secondo turno dell’anno precedente in coppa Uefa quando il Toro fu sconfitto in casa dalla Dinamo Mosca. “Spero di sbagliarmi”. Gesti apotropaici per chi segue da casa.

29.17 Chicca regolamentare: pur essendoci già la norma che impedisce al portiere di intervenire con le mani su retropassaggio, ai tempi gli estremi difensori possono ancora usarle quando gli viene passata la palla da rimessa laterale, come fa Galli che indossa una maglia molto anni ’90 con una serie di colori da mal di testa.

43.00 Il Torino preme generosamente, ma senza la necessaria lucidità. I rilanci di Galli, ben fuori dall’area, contribuiscono a far guadagnare metri, ma invano: c’è sempre un piede, una coscia o uno stinco a respingere le conclusioni del Toro. Inizia anche a piovere. A un certo punto Fortunato riesce a svettare fra i giganti scozzesi, ma è un’illusione: il colpo di testa da ottima posizione è troppo centrale e Snelders para. Nesti elogia la Maratona cantante nonostante lo 0-2.

45.10 Il Toro schiaccia gli scozzesi, le  lunghe rimesse laterali di Annoni mettono a dura prova la difesa avversaria. Un colpo di testa di Mussi su azione angolo sembra avere una buona traiettoria, ma ancora una maglia rossa si frappone fra noi e il gol quando sta per scoccare il quarantacinquesimo. Nel frattempo la Maratona canta “Forza Toro granata olè” sull’aria de La Stangata con un ritmo incessante.

47.21 Sugli sviluppi dell’ennesimo angolo (otto a uno!) Sergio sembra farsi anticipare fuori area da McKimmie, poi recupera, punta l’area e lascia partire un sinistro appena dentro i sedici metri che buca Snelders sul suo palo. “E la palla in rete!” urla come una liberazione Carlo Nesti mentre il “Delle Alpi” esplode in un boato. Sergio batte il cinque ai compagni tornando verso il centro del campo, Annoni aizza un pubblico già caldissimo: la rete che riapre tutto è arrivata e l’hanno segnata i ragazzi in campo trasportati da quelli sugli spalti.

49.27 Finisce il primo tempo col Toro che chiude imperversando in avanti: un altro angolo conquistato da Silenzi, l’ennesimo tiro rimpallato da Annoni, si torna negli spogliatoi carichi. Franco Costa stesso motiva Tarzan in vista della ripresa e il numero cinque si professa fiducioso: se continuiamo così, la portiamo a casa. Sarà buon profeta.

50.20 Si torna in campo e Mondonico sostituisce Carbone con Aguilera. Spoiler: Benny si rifarà ampiamente al ritorno. Telecamere su “Pato” che sprona i compagni con occhi spiritati. Nesti all’inizio crede sia uscito Venturin, ma Costa spegne subito l’idea di un Toro a trazione mega-anteriore comunicando il giusto cambio.

57.06 Il Toro inizia il secondo tempo attaccando in maniera tambureggiante, come vorremmo vederlo sempre. Prova a fraseggiare, è rapido, cozza contro i difensori scozzesi, ma riprende subito a premere senza mollare di un millimetro. É bello, è dominante. Sergio ha spazio per crossare da sinistra e lo fa benissimo, Silenzi potrebbe saltare, ma Gregucci si fionda sulla sfera come un uomo proiettile lanciato da un cannone: i due si ostacolano e  la palla va verso Daniele Fortunato che gira al volo di destro in fondo al sacco per il 2-2.

59.13 Lo stadio è una bolgia, il Toro attacca a testa bassa, l’Aberdeen non sa più come sia fatta la metà campo avversaria. Silenzi ha una voglia di gol che lo divora, ha uno spiraglio e calcia: parata di Snelders. Inquadrano il secondo anello: la curva canta e batte le mani, vederla è uno spettacolo.

01.04.30 Franco Costa da bordo campo elogia “l’inferno di tifo”. Il Toro, seppur con meno lucidità di qualche minuto prima, continua ad attaccare. Nei minuti successivi Gregucci si prende tutte le rivincite possibili dopo il faticoso primo tempo su Paatelainen: intervento in scivolata pulitissimo ad anticipare il finlandese e applausi scroscianti. Non siamo a Torino, siamo ad Anfield Road, all’Old Trafford, a Elland Road. Stiamo vivendo una delle partite più british di sempre e non solo per l’avversario.

01.07.45 “Quello che è importante è il Torino che vediamo, cioè un Torino in grado di inchiodare nella sua metà campo l’Aberdeen”. Le parole di Nesti dopo un mezzo rigore richiesto da Francescoli inquadrano perfettamente la ripresa granata.

01.10.00 Con l’ingresso di Wright (con cognome inspiegabilmente sbagliato nella grafica) per la punta Jess, l’Aberdeen si schiera con cinque difensori. “Torino all’inglese e Aberdeen all’italiana” il commento di Carlo Nesti.

01.11.15 Gregucci lascia il posto a Osio: adesso sì che il Toro è a super-trazione anteriore. Una Maratona colma di ottimismo canta “Marco Osio segna per noi”.

01.12.50 Maratona così in partita da chiamare l’uomo ad Annoni che stava per essere attaccato alle spalle da Paatelainen.

01.13.20 Ennesimo attacco del Toro con difesa scozzese in affanno a spazzare: stavolta il rinvio è corto e Osio tocca di testa verso Aguilera che si ritrova la palla buona fra due avversari, ma alza troppo la mira.

01.15.20 Un giorno dovremmo parlare di quanto fosse prezioso Daniele Fortunato. Quella sera, oltre al fondamentale gol del pareggio, è stato capace di farsi valere in numerosi inserimenti offensivi. Rischia addirittura la doppietta quando su lancio dell’altrettanto fondamentale Venturin, dopo un elegante stop di petto, ha la palla buona per calciare dal limite, ma la sfera finisce di poco alta. L’Aberdeen inserisce Booth per Paatelainen: scozzesi ormai senza punte, ma ricordiamo il nome del neo-entrato, ci tornerà utile.

01.19.40 Osio sta giocando la sua miglior partita in granata: abile nello stretto, intelligente nelle aperture. Un suo gran pallone fa volare Mussi sulla destra (un giorno dovremmo parlare anche di quanto fosse prezioso Roberto Mussi) che crossa basso in mezzo: sulla sfera si fiondano Fortunato, Silenzi e un difensore scozzese con la palla che esce sul fondo sul tocco di quest’ultimo mentre la Maratona era già pronta a saltare in aria.

01.20.25 Mentre Nesti ci ragguaglia su una curiosità scovata da Massimo Fiandrino, ovvero che l’unico gol europeo di Mondonico in granata fu proprio in Coppa delle Coppe come raccontato qui, Francescoli va in pressing alto e recupera palla. Il Principe si libera con un tocco di tre avversari, sembra allungarsi la sfera, ma riesce a centrare benissimo dal fondo per Silenzi che si coordina alla perfezione sul traversone da sinistra e spara di destro al volo: Snelders è bravo e fortunato a respingere la miglior occasione del Toro nel secondo tempo.

01.26.00 Un enorme “Toro Toro” cerca di infondere energia ai granata per i 10’ finali. Benny Carbone sembra rinfrancato e il tono con cui dice che andare in Scozia con una vittoria sarebbe tutta un’altra cosa è quello di uno che ci crede.

01.30.37 Il tempo è sempre meno, le mischie si susseguono, il Toro gioca sia di fioretto che di spada e conquista un altro angolo. Aguilera lo batte intelligentemente per Mussi fuori area e il tiro del numero due viene scoccato con la miglior coordinazione possibile, ma la palla esce sul fondo sul palo più lontano strozzando in gola il terzo urlo della serata, il più atteso. Sembra tutto finito. Sembra.

01.32.00 Mentre continuo a chiedermi perché nessuno scozzese provi ad andare a pressare Galli che da metà primo tempo avanza una trentina di metri fuori area per rilanciare, Carlo Nesti utilizza un termine che oggi fare impazzire parte del Twitter calcio dicendo ancora una volta che il Toro sembra inglese e l’Aberdeen una squadra italiana, ma italiana “della tradizione”.

01.34.00 “Vediamo se arriva questo benedetto terzo gol negli ultimi minuti della partita”. Mancano 2’ quando Aguilera si accinge a battere una punizione da poco più di venti metri dalla porta in posizione centrale. Il destro è forte, incoccia Booth e i granata fanno pace con la sorte: la palla gonfia la rete. Oggi la marcatura verrebbe attribuita a Pato, ma ai tifosi che stanno esultando come matti inquadrati dalla regia interessa molto poco e nemmeno ad Aguilera visto come festeggia seguito dai compagni, Annoni in primis. Toro 3 Aberdeen 2.

01.36.40 Un altro “Toro Toro” urlato che sembra urlato anche dai balconi della Continassa vista la portata. “La squadra un esempio, la Maratona un tempio” lo striscione che verrà esposto nella gara contro la Sampdoria la domenica successiva e sarà pura verità.

01.39.40 Il Toro chiude addirittura in avanti, l’impressione è che se il terzo gol fosse arrivato qualche istante prima l’inerzia ne avrebbe potuto portare addirittura un altro. A fine gara Emiliano Mondonico, in tuta Lotto blu, si passa una mano fra i folti capelli e regala una perla ai microfoni di Franco Costa: “Questo è il Toro, nel bene e nel male. Siamo una squadra che deve fare così per vincere le partite. Una partita difficilissima, una partita nella quale chiaramente eravamo morti e invece ancora una volta siamo risorti, se si può risorgere nel calcio (…) grande impresa dei ragazzi, grande impresa del pubblico, d’altronde la nostra forza è solo questa”.

Per favore, qualcuno carichi tutto il ritorno. Ne ho fisicamente bisogno.

Classe 1979, tifoso del Toro dal 1985 grazie a Junior (0 meglio, a una sua figurina). Il primo ricordo un gol di Pusceddu a San Siro, la prima incazzatura l'eliminazione col Tirol, nutro un culto laico per Policano, Lentini e...Marinelli. A volte penso alla traversa di Sordo e capisco che non mi è ancora passata.

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