Siccome per quanto stimi ed ammiri Nicola, non penso che l'ex difensore che ci ha fatto vincere lo spareggio promozione col Mantova abbia la bacchetta magica, sono arrivato alla conclusione che il Torino sia preda di un sorta di sindrome alla Dottor Jekyll e Mister Hyde: i giocatori sono gli stessi che allenava Giampaolo per cui se sono riusciti a fare una partita con una certa grinta ed una certa convinzione fino ad ora praticamente mai viste, significa che avevano già dentro di loro le risorse per cambiare passo e che Nicola ha solo e semplicemente saputo toccare qualche tasto per farle venire maggiormente fuori. Si potrebbe quindi parafrasare il romanzo di Stevenson e definire il Torino di quest'anno un Dottor JanPaul e Mister Nick, un'entità dalla doppia personalità legata ai due tecnici che l'hanno guidata. Dottor JanPaul è l'accademico raffinato, il Maestro, che cerca di trovare la ricetta chimica perfetta per realizzare un calcio armonioso, esteticamente piacevole ed estremamente godibile, ma nei suoi esperimenti e nella ricerca di un bene superiore, cioè il calcio con la C maiuscola, resta vittima di sé stesso e trasforma la sua ostinata ricerca in un fallimento. Ecco quindi che Mister Nick, il genuino e più grezzo alter ego del Maestro, è colui che usando la testa cerca di dar sfogo agli istinti primordiali della sua truppa alimentandone gli afflati agonistici più eccessivi che per troppo tempo sono stati soffocati e quasi scientemente eliminati dal Dottor JanPaul.
La storia del calcio ci insegna che anche le squadre esteticamente più belle hanno sempre avuto un altrettanto importante spirito agonistico feroce, perché la vittoria, e più in generale il raggiungimento di un obiettivo, non può prescindere dalla carica agonistica che si sa mettere in campo.
Non so quale sarà il livello delle prestazioni del Torino nelle prossime partite, ma per quel poco che ho visto venerdì, mi auguro che Mister Nick diventi la personalità dominante di questo Torino. Manca un girone di ritorno per finire il campionato e abbiamo la necessità di fare almeno tra i 24 e i 26 punti: in pratica una media di un terzo di vittorie, un terzo di pareggi e un terzo di sconfitte, un ruolino di marcia che se affronteremo tutte le partite con lo spirito e la combattività viste nel secondo tempo contro i giallorossi di Inzaghi, sarà non impossibile mantenere.
Infine ci tenevo a dire la mia sulla polemica che ha riguardato l'esultanza di Glik sul gol poi annullatogli (giustamente) dal Var. Abbiamo massacrato, e io trovo anche con una certa dose di ragion veduta, Quagliarella perché non esultó all'ultimo derby vinto ed ora facciamo la pulci a Glik perché esulta per un gol al Toro : Glik è un professionista che al Toro ha dato tanto, ma proprio perché non è ipocrita è giusto che esulti quando lui e la squadra con cui si allena e condivide tutto quotidianamente, fanno un gol ancorché ciò avvenga contro la sua ex squadra. È più genuino il comportamento di Glik che in campo sfoga il suo sentimento del momento che quello di tanti "professionisti" che per fare la "bella faccia" smorzano le esultanze in rispetto di non si sa bene che cosa. Sono sicuro che in cuor suo, in un angolino, il vecchio capitano sia stato pure un po' felice per il punto guadagnato dal Toro e di certo si auguri che la sua ex squadra si salvi, perché davvero il polacco è rimasto legato al Torino, ma fuori dal campo, non dentro al campo nei novanta minuti in cui ci gioca contro. Non sarebbe neppure eticamente corretto pretenderlo. Chiediamo a gran voce il ritorno ad un calcio meno dominato dal business e che sia più "vero", ma criticando l'atteggiamento di Glik ci contraddiciamo, e anche parecchio. Mi auguro invece nel prosieguo del campionato di vedere tanti nostri esultare per reti alle proprie ex squadre: magari lo stesso Zaza per uno o più gol alla Juve o Verdi per un gol al Bologna o al Napoli o Linetty alla Sampdoria. Che sia un girone di ritorno, quindi, al contrario: di rimonte fatte e non subite e di gol non presi dai nostri ex, ma segnati dai nostri che per gli altri sono ex. Insomma, un girone di ritorno con tanto Mister Nick e poco Dottor JanPaul.
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