Torna "La Scossa Granata" con un nuovo appuntamento su Torino-Bologna e Superga
Fischi per il Toro, al nono 0-0 della stagione. Ma il punto ha un peso diametralmente opposto: per i granata rappresenta l'addio definitivo nella corsa all'Europa, già largamente compromessa dagli ultimi risultati. Per i rossoblù è un altro passo verso la Champions League. Un paio di gol sprecati, una traversa di Sanabria, Bologna totalmente contenuto (un solo tiro in porta per i rossoblù) ma zero gol per i granata dal 6 aprile, ben quattro match di fila.
Che il Toro fosse incapace di segnare lo sapevamo, ma continuare a non vedere schemi offensivi degni di questo nome lascia sempre più allibiti. Lo spreco continua e la rabbia è ormai incontenibile. La squadra di Juric è sicuramente più pericolosa e Skorupski è il migliore in campo, ma al 90' ci sono fischi per i padroni di casa. Juric rivoluziona la difesa: con Buongiorno giocano (finalmente) Vojvoda e Masina, così Rodriguez si alza a centrocampo. Insieme a Ricci c'è Ilic, in attacco si torna alle due punte (meno male) con il tandem Sanabria-Zapata supportato da Vlasic. Al Grande Torino si gioca nel segno degli Invincibili alla vigilia del 75° anniversario della tragedia di Superga: la squadra granata indossa una bellissima maglia speciale in omaggio a Mazzola e compagni, l'esibizione della band torinese Sensounico emoziona i quasi 24mila spettatori.
E i padroni di casa partono pure forte, costruendo una tripla occasione intorno al quarto d'ora tra un tiro di Vlasic respinto, una traversa colpita da Sanabria e una gran parata di Skorupski su Zapata. In mezzo c'è spazio per un tentativo di Zirkzee che termina a lato, ma nel momento migliore dei granata Juric perde Vlasic per problemi fisici e inserisce Linetty. Nel finale le conclusioni di Aebischer e Zapata non arrivano ad impegnare Milinkovic-Savic e Skorupski, il Toro va negli spogliatoi all'intervallo senza subire gol per la 30esima volta su 35 gare. Magra consolazione. Anche nella ripresa sono sempre i granata i più pericolosi. A metà secondo tempo Skorupski fa un altro grande intervento su Ilic e poi sulla ribattuta Zapata colpisce Sanabria. Il tecnico rossoblù cambia due terzi dell'attacco a 20 minuti dalla fine e affianca Orsolini e Odgaard a Zirkzee, Juric invece aspetta il 78' per inserire Pellegri al posto di Sanabria. La sfida non si sblocca, il Toro arriva alla quarta partita di fila senza nemmeno un gol all'attivo e il nuovo clean-sheet di Milinkovic-Savic perde totalmente di valore.
Il Presidente Cairo il 4 maggio ha commentato così il campionato che si sta mestamente chiudendo: "Questo era il Toro più forte dei miei 18 anni, lo ha detto anche Ventura, non so cosa sia mancato. Juric? È in scadenza. Se non rinnovi, i contratti finiscono. Futuro? Ci penserà Vagnati, che rinnoverà". Quindi finisce l'era Juric, e prosegue quella Vagnati. L'altra bomba è deflagrata sempre il 4 maggio. Luca Gemello posta sui social (e poi lo rimuove) un video dal pullman granata che arriva sul piazzale della Basilica a Superga. Alone di tifosi intorno, si sentono due voci: una dice "...per una partita, ciao ciao pezzi di m...a". Un'altra voce dice "Sono gli stessi che ieri ti hanno fischiato" e si sente infine "sì sì certo". Qualsiasi cosa sia accaduto è semplicemente inqualificabile ed indegno per un granata. La folla era lì per il Grande Torino, in un giorno simbolo per tutto il popolo granata. Una giornata sacra, della quale, evidentemente, chi ha detto quelle cose non solo non ha capito un tubo, ma non ha nemmeno l'intelligenza per mordersi la lingua.