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IL GRANATA DELLA PORTA ACCANTO

La corsa su se stessi

UDINE, ITALY - APRIL 10:  Davide Nicola, Head Coach of Torino F.C. 
 looks on prior to the Serie A match between Udinese Calcio  and Torino FC at Dacia Arena on April 10, 2021 in Udine, Italy. Sporting stadiums around Italy remain under strict restrictions due to the Coronavirus Pandemic as Government social distancing laws prohibit fans inside venues resulting in games being played behind closed doors.  (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Come dice Nicola "è inutile sprecare energie su cose che non possiamo controllare"

Alessandro Costantino

Mors tua, vita mea. Così diceva un famoso motto latino, abbondantemente applicabile, sportivamente parlando, alla corsa salvezza in cui è coinvolto il Torino in questo finale di stagione assieme a  Cagliari e Benevento (ma non darei per scontata nemmeno la salvezza dello Spezia che ha solo tre punti in più di questo terzetto). Non dobbiamo essere ipocriti: se una di queste squadre crolla, le altre si salvano agevolmente per cui è naturale sperare che l'avversario si "autoelimini" da solo nella gara per la permanenza in A. L'anno scorso il Torino si è salvato per due ragioni: ha vinto le due partite che doveva assolutamente vincere (quelle con Brescia e Genoa) ed ha goduto dell'harakiri del Lecce che giocava un calcio decisamente migliore.

Le tabelle che in questi giorni pullulano su giornali e siti sportivi e in cui si mettono a confronto i calendari delle varie squadre invogliano il tifoso a concentrarsi sui risultati delle avversarie più che su quelli della propria squadra. Anche a me succede di ipotizzare tabelle di marcia (al ribasso…) per Cagliari e Benevento o Spezia, salvo poi ridestarmi ricordando una delle cose che più mi ha colpito di ciò che è solito dire Nicola nelle sue conferenze stampa: "è inutile sprecare energie su cose che non possiamo controllare; dobbiamo concentrare la nostra attenzione, invece, su ciò che dipende unicamente da noi: l'allenamento, la prestazione, la voglia di raggiungere un obbiettivo". Parole sante! Se ognuno di noi applicasse questo principio nella propria vita, la qualità delle nostre esistenze sicuramente migliorerebbe, e di molto. Senza, però, travalicare gli intenti di questa rubrica allargando troppo il discorso, ho citato le parole di Nicola perché fotografano esattamente l'atteggiamento giusto che squadra e tifosi devono avere in questo finale di campionato: occorre guardare a sé stessi perché è solo su sé stessi che si può lavorare per ottenere risultati.

D'altronde anche la matematica ci supporta in questa teoria: se il Toro vincesse cinque delle ultime sei partite che lo attendono sarebbe salvo al 100% perché non tutte e due le altre squadre che lo appaiano potrebbero fare altrettanto, visto lo scontro diretto che le attende. E allora facciamo la corsa su noi stessi, perché migliorando le nostre performance e facendo più punti possibili l'obbiettivo possa essere raggiunto a prescindere da ciò che combinano gli altri. Poi è chiaro siamo umani, viviamo in mezzo agli altri e ne siamo inevitabilmente influenzati, ma tenere sotto controllo "fisiologico" tale influenza non può che aiutarci a dare il meglio di noi. Nella vita come nel calcio.

Sono sicuro che Nicola sta lavorando sulla testa dei giocatori in questo senso e già dalla partita col Parma vedremo se il seme della fiducia attecchisce nella squadra: scendere in campo conoscendo il risultato delle avversarie a volte è un vantaggio, a volte è un peso, ma d'ora in avanti dovrà essere ininfluente perché l'obbiettivo della squadra non può essere altro che trarre il massimo profitto dalle gare che affronterà, a prescindere. E lo stesso dobbiamo fare noi tifosi senza dare troppo peso ai risultati delle avversarie. Il Toro deve battere le debolezze del Toro, quelle che lo hanno portato a lottare per la salvezza in queste due disgraziate stagioni. Nicola ha fornito la "chiave" per superare questa impasse e negli ultimi mesi si è visto un cambio di rotta: ora il lavoro va completato e poi, possibilmente, proseguito il prossimo anno. Presidente permettendo...

Da tempo opinionista di Toro News, do voce al tifoso della porta accanto che c’è in ognuno di noi. Laureato in Economia, scrivere è sempre stata la mia passione anche se non è mai diventato il mio lavoro. Tifoso del Toro fino al midollo, ottimista ad oltranza, nella vita meglio un tackle di un colpo di tacco. Motto: non è finita finchè non è finita.

Attraverso le sue rubriche, grazie al lavoro di qualificati opinionisti, Toro News offre ai propri lettori spunti di riflessione ed approfondimenti di carattere indipendente sul Torino e non solo.