Ci sono uno Schuurs e un Buongiorno che sono in crescita, un Gineitis che Juric sta facendo crescere catapultandolo dalla Primavera alle sfide con Milan e Roma, facendogli appunto assaggiare qual è il livello a cui deve tendere per poter giocare in Serie A, un Ricci sempre più da Nazionale, un Sanabria al suo record di marcature nella massima serie e un Radonjic che potrebbe aver finalmente capito la lezione. È prematuro parlare di mercato per il prossimo anno come forse anche dei riscatti da fare: Miranchuk, Vlasic, Lazaro sono giocatori che hanno dimostrato, tra alti e bassi, di poter essere utili, ma sui cui onerosi riscatti si dovrà ragionare a tempo debito. Emblematico è infatti il rendimento di Vlasic in questa stagione: ottimo quando nella prima parte si stava giocando la convocazione al Mondiale (ed è comprensibile), un po' meno brillante da quando è tornato dal Qatar, al netto dell'infortunio subito che ne ha condizionato la continuità negli ultimi mesi.
La domanda sui riscatti quindi dovrebbe essere: ha senso riscattare giocatori, magari forti, se il contesto, e quindi le loro motivazioni, in cui si inseriscono non cresce a livello di ambizioni? Un conto infatti è riscattare un Vlasic per poterlo rivendere ad un prezzo superiore al riscatto, un conto è farlo senza però poi inserirlo in un contesto che lotti per qualcosa di importante. Con che stimoli resterebbe? Con quelli pre-mondiali o con quelli di questa seconda parte di stagione? Insomma, il rinnovo di Juric sembra essere stato derubricato dai protagonisti (Cairo, Vagnati e Juric stesso) a vicenda di secondo piano, ma in realtà è uno dei nodi cruciali del futuro del Toro: se Juric resta, Cairo lancia un certo messaggio (e torniamo a bomba a quanto dicevamo prima del patron granata), se Juric molla, significa che non ha ricevuto certe garanzie e pertanto torniamo a ripartire con un nuovo mister e ad affrontare una nuova stagione di transizione. Quale sarà la sorpresa che troveremo nell'uovo di Pasqua? Purtroppo la "sorpresa" la vedremo fra due mesi, alla fine del campionato, quindi godiamoci le ultime nove giornate sperando di alimentare ulteriormente la crescita della squadra nell'ottica di una prossima stagione non più di semplice transizione o di ricostruzione.
Buona Pasqua!
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