Il malcontento della tifoseria
—A dieci mesi di distanza dalle parole di Juric, la situazione è rimasta pressoché invariata. Sicuramente la crisi economica dopo due anni di pandemia ha influito nelle scelte di alcuni tifosi, costretti a risparmiare sui costi di biglietti ed abbonamento. Ma la crisi c'è in tutta Italia e sarebbe riduttivo limitarsi a questo aspetto per giustificare il calo di affluenza. Quello che si respira in casa granata è un crescente malcontento di larga parte della tifoseria nei confronti della società, con la squadra che a sua volta ne sta facendo le spese. È in tal senso emblematico il dato relativo alla campagna abbonamenti: appena 5800 le tessere sottoscritte, in Serie A è il peggior risultato dell'era Cairo. E proprio il presidente è al centro delle critiche di una tifoseria che sta perdendo sempre più fiducia ed al tempo stesso voglia di andare allo stadio, quasi rassegnata. E così si spiegano un'affluenza da quattordicesimo posto ed un'atmosfera che si scalda davvero solo in una partita sentita come il derby. Allora le parole di Milinkovic-Savic, sicuramente poco diplomatiche e poco gradite ai tifosi dopo un derby perso, portano con sé un fondo di verità.
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