Con i granata Janni ha realizzato 48 reti, vincendo gli scudetti del '27-28 e del '28-29. Dopo aver terminato la sua carriera da giocatore decide di passare al ruolo di allenatore, forte di quel grande acume tattico che Pozzi gli aveva riconosciuto in gioventù. E la squadra da guidare non può che essere quello stesso Torino al quale aveva dedicato i diciassette anni più importanti della sua carriera agonistica. Subentrato a Feldmann, Janni scopre Franco Ossola, segnalandolo a Ferruccio Novo. Grazie ai suoi sforzi, il Torino riuscirà a vincere lo scudetto per la stagione '42-43.
Non è curioso notare come i destini di questi due grandi uomini siano stati caratterizzati da somiglianze così marcate? Verrebbe poco da stupirsi, considerando che la storia granata altro non è che un florilegio di eventi eccezionali, nel bene come nel male.
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