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Salvatore Sirigu: la voce del silenzio

Torosofia / Arriva la nuova rubirca di Elisa Fia: "L'irrompere di un urlo di incoraggiamento che risuona come un ruggito di carica, la qualità in ogni gesto tecnico: questo è Sirigu"

Redazione Toro News

"Se vi è un'autentica forma del linguaggio, quella è il silenzio. Spesso e volentieri si è tartassati, nella vita di tutti i giorni, da fiumi e fiumi di parole che rimangono sospese, senza mai portare a nulla di concreto. Un ronzio incessante di lamentele, di frustrazioni e capricci che lasciano spazio solo e soltanto alla volontà di aprire bocca, tuttavia senza rendere conto delle proprie azioni.

"Per fortuna, però, c'è anche chi tra lo sciame ronzante del chiacchiericcio sa, in maniera saggia, che è necessario contemplare la quiete. Chi per aria non lascia parole, ma lancia se stesso in modo tale da dimostrare che, nonostante si viva in un mondo di spettacolo, a volte è la caparbietà del silenzio a rendere le gesta veramente stupefacenti.

"Questo, Salvatore Sirigu, lo sa bene. Se si ha avuto la fortuna di assistere alla preparazione della squadra sin dagli allenamenti di Bormio, sicuramente non è passata inosservata la figura del portiere sardo, definita da una serietà, alle volte dalla parvenza scontrosa, che altro non è che indice di una ferrea concentrazione e dedizione nel lavoro che si sta svolgendo.

"La veemenza nel voler dare sempre il massimo, nel non accettare un errore, perché bisogna rendere conto al proprio compito e, per di più, avere la consapevolezza di doverlo rispettare ed esserne grati. L'irrompere di un urlo di incoraggiamento che risuona come un ruggito di carica, la qualità in ogni gesto tecnico: questo è Sirigu.

"Un uomo dalle non molte parole, è colui che può essere definito la "voce del silenzio" del Toro, quella voce che tiene la tela della porta immacolata, in modo tale da consentire al resto della squadra di dipingere il quadro della partita di granata.