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Alessandro Spugna, mister derby

 

Ex giocatore di Chieri, Asti e Bra, Alessandro Spugna da quattro anni lavora nel vivaio del Toro e in questa stagione è l’allenatore degli Esordienti 1994, oltre a ricoprire il ruolo...

Redazione Toro News

"Ex giocatore di Chieri, Asti e Bra, Alessandro Spugna da quattro anni lavora nel vivaio del Toro e in questa stagione è l’allenatore degli Esordienti 1994, oltre a ricoprire il ruolo di coordinatore della Scuola Calcio.

"Alessandro, sei uno dei pochi tecnici che sono stati riconfermati.

"“Devo essere sincero. Purtroppo, allo stato attuale, la selezione è stata giusta e inevitabile, visti i problemi inerenti la ricostruzione. Ringrazio chi ha dato fiducia alla società anche quando la situazione era poco chiara. Mi è dispiaciuto per le persone che hanno collaborato con noi, che hanno dovuto lasciare il nostro staff, per me essere rimasto motivo di orgoglio perché appartengo ad una società con una tradizione e con risultati importanti a livello giovanile”.

"La tua squadra è stata la prima a vincere un derby in questa stagione. Un altro motivo d’orgoglio.

"“Siamo stati fortunati per aver avuto la possibilità di giocare così presto un derby, poi siamo stati anche bravi ad ottenere il risultato, ma al di là di questo, la cosa che mi ha fatto più piacere è stata la prestazione della squadra, a questi livelli quello che ci importa è far giocare bene i ragazzi”.

"Raccontaci qualcosa dei tuoi Esordienti 1994?

"“Il gruppo l’ho ereditato da mister Brighenti, è un gruppo valido, in passato è stato fatto un ottimo lavoro. Il difficile è dare le stesse possibilità a tutti e 24 i ragazzi, mentre le regole ci impongono di far scendere in campo 18 giocatori. Non voglio parlare di singoli, è ancora presto, ma ci sono elementi su cui il Torino punta fortemente”.

"Coda dobbiamo attenderci in questa stagione dal settore giovanile granata?

"“La conferma di Comi e Benedetti ha dato l’entusiasmo giusto perché si possa svolgere un ottimo lavoro. E’ cambiata la mentalità del settore, negli anni precedenti c’era l’esigenza di formare tanti gruppi per far emergere la qualità, adesso la linea è quella di andare immediatamente a privilegiare la qualità. I primi risultati ci stanno dando ragione (vedi la Primavera e non solo), anche se nel vivaio i frutti li vedi nell’arco di due-tre anni”.

"L’obiettivo da raggiungere?

"“Far crescere il maggior numero possibile di bravi giocatori. Sarebbe molto gratificante vedere in futuro tanti ragazzi provenienti dal settore giovanile che arrivano in prima squadra. D’altra parte, questo è quello che la storia del Toro insegna.”

"Sara Tosi