giovanili

Inesperienza e mancanza di alternative

Un brusco risveglio quello della Primavera. A pochi giorni dalla bella vittoria sul Novara (valida per la ventiquattresima edizione del 'Memorial Paolo Ferraris') pochi si sarebbero aspettati una sconfitta all'esordio. E se il risultato...

Redazione Toro News

Un brusco risveglio quello della Primavera. A pochi giorni dalla bella vittoria sul Novara (valida per la ventiquattresima edizione del 'Memorial Paolo Ferraris') pochi si sarebbero aspettati una sconfitta all'esordio. E se il risultato può apparire bugiardo (Grosseto praticamente mai pericoloso, ad eccezione di un fortunoso rimpallo da cui è scaturito il gol) è anche vero che la prestazione del Toro, soprattutto nel secondo tempo, non è stata all'altezza.

Lo ha riconosciuto Asta a fine gara ma era palpabile anche dalla tribuna: uno degli aspetti che ha lasciato pubblico e tecnico basiti è stato il nervosismo. Il Toro si è lasciato sopraffare non dall'avversario ma dai nervi e, dopo un primo in tempo in cui qualcosa di buono si è visto, nei secondi 45' ha smesso di giocare. Poche idee, troppe interruzioni e proteste. Ma accanto a questa c'è anche un'altra componente. Il gruppo, lo si sapeva già, è cambiato molto rispetto allo scorso anno, così come è cambiato il modulo di Asta. Ma in attesa dei giocatori attualmente ai box qualcuno non è sembrato propriamente all'altezza. Chi per il fatto di giocare in un ruolo non suo (Vita, ad esempio, che non è una punta, e che attendiamo nel ruolo a lui consono), chi perché, fermo tutto lo scorso anno (è il caso di Sampò, chiuso nell'annata passata da Sperotto) è parso veramente in ritardo di condizione o comunque non ancora in grado di tenere il passo. Problemi ha avuto Diarra, così come Fumana, che ieri tutto ha fatto ad eccezione di quello che era chiamato a fare, il rifinitore.

Non è di certo una sconfitta legata alle prestazioni del singolo giocatore, poichè è un gruppo che ha bisogno di crescere, certo è che quello che sembra mancare (nell'attesa che i fatti possano smentire) è l'alternativa in alcuni ruoli chiave. Senza Sampò (espulso dopo il fischio finale), con Ropolo (di rientro da un prestito) alla prima esperienza in Primavera, e Affinito infortunato da quattro mesi e fuori fino a dicembre, Asta sarà costretto a rivoluzionare ancora una volta l'undici da mandare in campo. Forse quest'ultimo aspetto sarebbe stato risolvibile in sede di mercato, così come la necessità di esterni, la cui assenza costringe Asta a utilizzare un certo modulo e per certi versi ripartire da capo. Ma parlare di mercato sarebbe come entrare in un campo minato.