LE VOCI

Robaldo, la presentazione: “Obiettivo? La prima partita il 4 maggio 2024”

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Per Cairo: Nel 2025 ci saranno i suoi vent’anni di presidenza. Ci sarà un cambiamento a livello di strategie per il settore giovanile in risposta a una Juventus che negli ultimi anni ha adottato una politica particolarmente aggressiva? Stiamo investendo cifre crescenti. Con Ruggero Ludergnani, che è con noi dal 2021, abbiamo fatto un piano di sviluppo molto interessante. Sta lavorando molto non soltanto sulla parte più visibile, e cioè la Primavera e l’Under 18, ma su tutte le squadre, perché è importante avere un gruppo di ragazzi che crescono e ogni annata deve essere competitiva in modo da portare in Primavera diversi giovani provenienti dalle categorie inferiori. Oltre a questo, abbiamo fatto molti acquisti di giovani calciatori che hanno dimostrato di essere interessanti, a partire da Gineitis. Con Ruggero siamo in contatto costante. Anche lui ha molto insistito perché questo impianto fosse di qualità. Come ben sappiamo, il tema delle strutture è molto importante. Quando vai a cercare giocatori di qualità, anche se sono giovani, vengono a vedere con le famiglie le strutture dove dovranno vivere e allenarsi. Il Robaldo ci consente di avere un upgrade importante perché permette di raggruppare tutte le squadre che oggi si allenano in impianti diversi. Noi scegliamo i giocatori, ma delle volte sono i giocatori a scegliere, e quelli più bravi vogliono vedere delle strutture adeguate, anche per quanto riguarda i cambiamenti delle regole che sono intercorsi nel tempo. Per noi il settore giovanile è molto importante e devo dire che in questi anni abbiamo sfortunato un numero rilevante di giocatori che hanno militato in Serie A e Serie B. Da parte nostra c’è una grande attenzione che sarà sempre maggiore. Vedremo poi se intraprendere il progetto dell’Under 23, che è molto impegnativo”.

Per il sindaco Lo Russo: Arbitrerà lei la prima partita visto il suo passato? Più seriamente, il Robaldo può essere un esempio delle cose da risolvere a livello di burocrazia per l’assegnazione degli impianti pensando alle società dilettantistiche? “Stavo controllando le dimensioni del campo: 105 metri per 68 sono misure professionistiche. Vuol dire che mi ricordo ancora il regolamento… Posso dare eventualmente il fischio d’inizio, per il resto arbitrare è una cosa seria e io non ho più il fisico, anche se un tempo facevo l’arbitro. Sulla burocrazia, ammetto che ci sono state vicissitudini complicate, ma sono d’accordo sulla necessità di guardare avanti. Abbiamo rivisto con il Torino le cose che non funzionavano, come la necessità di spostare il cavo. Ce ne siamo occupati, come era nostro dovere”. Interviene Bellino: “Sindaco e assessore hanno messo la loro struttura a disposizione per affrontare in modo diretto tutte le criticità. E’ stato fatto un lavoro di squadra molto importante. Da quando siamo partiti, siamo partiti molto forte”. Riprende Lo Russo: “Noi stiamo lavorando su tanti fronti simili a questo. I nostri interlocutori spesso devono confrontarsi con mondi che non si parlano tra di loro e l’obiettivo era dare un unico referente. Ringrazio il presidente Cairo anche per aver portato la partenza del Giro d’Italia a Torino. Comincio a essere un po’ preoccupato per la gestione della città sul piano logistico… ma sono problemi che sono contento di avere. In generale, per la gestione degli impianti sportivi ci sono due profili: uno riguarda le concessioni, l’altro gli ammodernamenti. Con l’aiuto del PNRR siamo già partiti con i cantieri di molti impianti, ad esempio al Nebiolo, ma ci sono tanti impianti e tante palestre. Abbiamo voluto cogliere l’opportunità del PNRR per dare un restyling a tutta l’impiantistica di base. Nel 99% dei casi, sono impianti non gestiti direttamente dal Comune ma da società e associazioni sportive. Ora lavoriamo su questi cantieri e poi penseremo anche a lavorare su una semplificazione per non avere più sfasature temporali. E’ un lavoro interno da fare che produce risultati, nel caso del Robaldo lo abbiamo fatto insieme al Torino”.

Per Cairo: Che effetto le fa aver visto Sonego vincere la Coppa Davis? Lui si allena qui. “Ho visto le partite, essere qui oggi è un modo anche per festeggiare questa vittoria, sono stati tutti molto bravi”.

Avete pensato a dedicare un campo a Don Aldo?Cairo:“Abbiamo tutti nel cuore Don Aldo, è stato importantissimo, una grande persona, veramente straordinaria, è stato sempre di grande stimolo e c’era un bellissimo legame. Mi dispiacque tanto quando mancò e quando mettemmo la prima pietra del Filadelfia dissi che in quel momento Don Aldo e mia mamma sarebbero stati molto felici”. Bellino: “Non possiamo svelare tutto oggi, ma stiamo facendo dei ragionamenti legati ai nomi dei campi e del centro sportivo”. Lo Russo, che conosceva bene Don Aldo: “Oggi sarebbe molto contento di questa presentazione per diversi motivi: sia per la fede granata, sia per il fatto che ha sempre puntato molto sulla strutturalità delle cose. Ricordo sempre queste frasi: è importante dare un luogo fisico, riconoscibile, in cui i ragazzi possano non solo andare a giocare, ma sentirlo casa loro. Il fatto che il Torino metterà casa e radici al Robaldo, lo farebbe molto contento, a maggior ragione perché si tratta di un centro per le giovanili. Inoltre, nel 2025 saranno dieci anni dalla sua scomparsa e avremo questa occasione per ricordarlo. Se nel 4 maggio del 2025 potessimo inaugurare il centro completo, sarebbe fantastico”.

Per Cairo: Quanto può essere utile questo progetto per crescere altri Buongiorno? “Avere una casa è molto importante, è un luogo di aggregazione preciso e specifico e sicuramente sarà molto importante da questo punto di vista. Per Buongiorno è stata una cosa straordinaria crescere nel Toro per 17 anni, speriamo di far crescere tanti altri piccoli Buongiorno”. Interviene Lo Russo. “L’altra sera abbiamo avuto il privilegio di premiare Buongiorno a Palazzo Civico. Da sindaco, dico che spero che ce ne siano tanti di campioni così, per il modello valoriale che rappresenta. Lo dico guardando i ragazzi qui presenti con la maglia del Toro: Alessandro coniuga la qualità calcistica, la capacità di essere uomo squadra e quella di essere un esempio per comportamenti anche fuori dal campo. Il mio auspicio è che questa dimensione. Spero davvero, come sindaco, di poter accogliere sempre più Buongiorno”.

Per Cairo: Le cifre dell’investimento Robaldo?“Quando fai un investimento devi seguirlo passo dopo passo e vedere dove arrivi. E’ un investimento importante che è cresciuto rispetto all’ipotesi di qualche anno fa, anche per quello che è successo tra la guerra e il rincaro energetico. Tutto questo evidentemente ha portato a un accrescimento vertiginoso dei costi. In ogni caso noi abbiamo un progetto in mente e lo vogliamo realizzare indipendentemente dal costo. Vogliamo fare una cosa bella”.

Per Lo Russo: Come mai non si sono sviluppati altri discorsi sullo stadio dopo alcune battute del presidente nello scorso febbraio/marzo? “Quello relativo allo stadio è un tema che noi cerchiamo di portare avanti nell’ottica di consolidare la presenza del Torino in città. Lo stadio Olimpico ha un regime attuale, in scadenza nel 2025 (interviene Bellino: “sarà un anno impegnativo…”). La città vuole che il Torino si consolidi e sappiamo quanto è importante la questione stadio per una società professionistica e sappiamo anche quale è l’interesse pubblico. Il rapporto con il Torino è straordinariamente positivo e sono convinto che troveremo una strada, cercando di risolvere i problemi che si presentano. Posso confermare che le interlocuzioni continuano. La città è pronta ad accogliere proposte del Torino e il Torino è pronto ad accogliere le strategie della città”.

Al termine della conferenza, una piccola sorpresa con la visita di Lorenzo Sonego, che al Circolo della Stampa-Sporting si allena in vista della nuova stagione tennistica (QUI il video).

13.04 - Termina qui la conferenza stampa.

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