Si presenta relativamente sereno ai nostri microfoni mister Longo dopo la sconfitta della sua Primavera contro la Lazio: ''Siamo venuti a giocarcela, non snaturandoci e continuando a proporre il gioco che ci ha accompagnato per tutto l'anno. E' chiaro che qui si alzava l'asticella degli avversari e sarebbe stato difficile non concedere in una partita del genere, conoscevamo il valore dell'avversario. Loro sfortunatamente non hanno commesso errori difensivi, ed anche le nostre azioni da goal sono nate da manovra e da momenti di gioco ben orchestrati da parte nostra. Sono stati sicuramente più cinici, e bravi a capitalizzare le occasioni, anzi l'occasione, che hanno avuto sui piedi''.Ancora sull'avversario, Longo risponde così a chi gli chiede se questa Lazio abbia le carte in regola per arrivare fino alla conquista dello scudetto: ''Sicuramente è un'ottima squadra, con ottime individualità, ma se devo essere sincero non si può sottovalutare il valore di Juventus, Atalanta, Fiorentina e Milan che potrebbero avere ancora qualcosina in più''.Longo si dà, infine, un voto complessivo alla stagione della propria squadra: ''Ai miei ragazzi non posso che dare un 9: se avessimo vinto oggi sarebbe stato un 9,5, vincendo lo scudetto magari pure un 10. All'inizio dell'anno in pochi credevano in questo gruppo, che era stato rifondato quasi completamente, e venivamo dall'eredità pesante dell'ottima stagione di Antonino Asta, siamo riusciti a far meglio dello scorso anno raggiungendo anche la semifinale di Coppa Italia ed uscendo dal Torneo di Viareggio senza neanche una sconfitta vera e propria. Penso che il nostro cammino sia stato decisamente positivo e i numeri sono dalla nostra parte: è chiaro che qui, su gara secca, basta un episodio per perdere la partita ed è difficile raddrizzarla. Sicuramente le cose migliori le abbiamo dimostrate nella regolarità del campionato, preparando con la giusta calma le partite, secondo criteri decisamente più meritocratici. Il calcio dice che, nelle partite del genere, non vince sempre il più bravo. La cosa più importante è stata la crescita di questi ragazzi''.Una chiosa, infine, su Abou Diop, che ha sicuramente sprecato qualche occasione di troppo: ''Devo andare in sua difesa, il ragazzo ce l'ha messa tutta e ha lavorato con impegno. Non è facile la sua situazione, e non è semplice scendere dalla prima squadra e vivere questa precarietà, lo so bene perché ci sono passato anch'io da giocatore. Scendendo dal Torino 'dei grandi' sicuramente è più difficile trovare la concentrazione in queste gare con noi, ma non posso permettermi di criticarlo perché trovo che abbia comunque disputato un'ottima partita''.i nostro inviati a Città di Castello (PG), Diego Fornero e Gianluca Sartori
giovanili
Longo post Lazio: ”La nostra è una stagione da 9 in pagella”
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