Il tecnico della Primavera granata, Moreno Longo, presenta la fase finale del campionato, con le final eight in programma in Umbria da domani. Prima sfida: Torino - Lazio alle 17 a Città di Castello. Ecco le dichiarazioni rilasciate al sito ufficiale del Torino:
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Moreno Longo: ‘Diop può essere la rivelazione del torneo’
Il tecnico della Primavera granata, Moreno Longo, presenta la fase finale del campionato, con le final eight in programma in Umbria da domani. Prima sfida: Torino - Lazio alle 17 a Città di Castello. Ecco le dichiarazioni..."Moreno Longo, incombe la Final Eight del campionato Primavera. Sabato 1 giugno, ore 17, Torino-Lazio: che partita sarà?
"Sarà una partita intensa, una sfida equilibratissima dove per passare il turno serviranno il massimo della concretezza, il cinismo e l’atteggiamento mentale giusto sin dal primo minuto. In una partita secca non puoi permetterti il minimo errore.
"Come arriva il Torino a questa sfida?
"Arriviamo carichi di entusiasmo, consapevoli di potercela giocare contro chiunque. Non ci nascondiamo, giochiamo per vincere con il coraggio e la convinzione di non dover invidiare niente a nessuno.
"Gatto e Cinaglia sono appena rientrati dagli impegni della Nazionale. Come stanno?
"Entrambi hanno avuto affaticamenti muscolari in Nazionale, non sono al 100%, ma confidiamo di recuperarli per sabato.
"
"Rispetto al campionato il Toro potrà contare anche su Diop: può fare la differenza?
"Abou ha le qualità per imporsi. Ci auguriamo che lui si cali nella nostra realtà con l’umiltà giusta. Se Diop avrà la fame e l’atteggiamento che conosciamo, allora lui potrà davvero fare la differenza.
"Al di là dei singoli, mutuando l’insegnamento di Ventura, lei ha inculcato ai suoi giocatori l’importanza di essere squadra, la capacità di anteporre l’interesse generale al tornaconto personale.
"Sì, è così. Noi siamo un gruppo, siamo una squadra. E’ la filosofia in cui crediamo, la nostra idea di calcio è sempre stata questa: solo offrendo alla squadra tutte le proprie qualità il singolo può esaltarsi nel gruppo. Non ci sono segreti, si attacca e si difende tutti insieme, e se siamo arrivati sin qui fondamentale è stato anche l’apporto dei ragazzi che hanno giocato di meno: non hanno mai creato alcun tipo di problema, hanno lavorato con grandissimo impegno e quando sono stati utilizzati hanno sempre dato tutto.
"Non vorrei passare per presuntuoso, ma la Lazio non ha nulla più di noi. O perlomeno noi non invidiamo nulla ai nostri avversari. La nostra crescita è stata costante, siamo andati a prenderci questa Final Eight a Milano, andando a vincere contro i detentori dello scudetto. Questo ci ha trasmesso ulteriore carica, siamo pronti a giocarci le nostre chance.
"E cosa ha il Toro, sulla carta, più della Lazio?
"Forse il precedente dell’anno scorso. Questo può essere uno stimolo in più perché un anno fa perdemmo proprio contro la Lazio, per 2-1, al primo turno. Ora leggo negli occhi dei miei giocatori la voglia di riscatto, il desiderio di rivalsa sportiva, sempre però ricordando la qualità e l’organizzazione di un avversario molto forte.
"Il favorito per la vittoria finale?
"Mi auguro che possa essere il Torino. Affrontiamo questa sfida senza porci dei limiti, poi toccherà al campo parlare. Noi abbiamo un sogno, faremo di tutto per andare a prendercelo.
"Il giocatore rivelazione della Final Eight?
"Spero Diop. Praticamente abbiamo giocato senza di lui per tutto l’anno. Malgrado ciò abbiamo ottenuto risultati importanti: il suo apporto può essere determinante, anche per questo auspico che possa essere lui la stella della Final Eight.
"Nel contesto di un concetto di squadra giusto elogiare anche le individualità, che al Torino non mancano. A cominciare dal portiere, Alfred Gomis.
"Alfred ha disputato un ottimo campionato, merita complimenti perché ha saputo gestire molto bene la sua situazione. Non è facile allenarsi per tutta la settimana con la prima squadra e poi giocare con la Primavera. Però lui è sempre riuscito a calarsi nella nostra realtà con l’atteggiamento giusto.
"Una delle peculiarità del suo Torino è la fase difensiva: il merito è di tutta la squadra, ma evidentemente ciascun difensore ha fatto al meglio la propria parte…
"Con 19 gol subiti siamo stati la miglior difesa d’Italia: questo ci rende orgogliosi e soddisfatti. La fase difensiva è il prodotto di tutto l’atteggiamento della squadra, ma indubbiamente Astone, Barreca, Cinaglia, Cristini e Affinito, che sono i giocatori impiegati con più continuità, hanno disputato un ottimo campionato.
"A centrocampo c’è il rischio che vi possa mancare un po’ di fisicità, la necessaria forza d’urto?
"Direi di no. Diarra ci dà una forza d’urto importante, Gatto alla qualità sa coniugare pure la quantità, non siamo carenti in questo. E con Coccolo, nel suo nuovo ruolo di interno, abbiamo acquisito corsa e inserimenti: insieme alle geometrie di Firriolo abbiamo un centrocampo completo.
"Longo, lei ha detto che nella Final Eight servono concretezza e cinismo. Lo scudetto Primavera si vince con la miglior difesa oppure grazie all’attacco?
"Sembrerà un’ovvietà, ma a questo punto lo scudetto si vincerà con la miglior differenza reti. Praticità, concretezza, cinismo sono caratteristiche che i nostri attaccanti possiedono. Di Diop abbiamo già detto: Gyasi, Aramu, Barbosa e Parigini hanno le qualità giuste per determinare i risultati.Redazione TN
© RIPRODUZIONE RISERVATA
"Moreno Longo, incombe la Final Eight del campionato Primavera. Sabato 1 giugno, ore 17, Torino-Lazio: che partita sarà?
"Sarà una partita intensa, una sfida equilibratissima dove per passare il turno serviranno il massimo della concretezza, il cinismo e l’atteggiamento mentale giusto sin dal primo minuto. In una partita secca non puoi permetterti il minimo errore.
"Come arriva il Torino a questa sfida?
"Arriviamo carichi di entusiasmo, consapevoli di potercela giocare contro chiunque. Non ci nascondiamo, giochiamo per vincere con il coraggio e la convinzione di non dover invidiare niente a nessuno.
"Gatto e Cinaglia sono appena rientrati dagli impegni della Nazionale. Come stanno?
"Entrambi hanno avuto affaticamenti muscolari in Nazionale, non sono al 100%, ma confidiamo di recuperarli per sabato.
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"Rispetto al campionato il Toro potrà contare anche su Diop: può fare la differenza?
"Abou ha le qualità per imporsi. Ci auguriamo che lui si cali nella nostra realtà con l’umiltà giusta. Se Diop avrà la fame e l’atteggiamento che conosciamo, allora lui potrà davvero fare la differenza.
"Al di là dei singoli, mutuando l’insegnamento di Ventura, lei ha inculcato ai suoi giocatori l’importanza di essere squadra, la capacità di anteporre l’interesse generale al tornaconto personale.
"Sì, è così. Noi siamo un gruppo, siamo una squadra. E’ la filosofia in cui crediamo, la nostra idea di calcio è sempre stata questa: solo offrendo alla squadra tutte le proprie qualità il singolo può esaltarsi nel gruppo. Non ci sono segreti, si attacca e si difende tutti insieme, e se siamo arrivati sin qui fondamentale è stato anche l’apporto dei ragazzi che hanno giocato di meno: non hanno mai creato alcun tipo di problema, hanno lavorato con grandissimo impegno e quando sono stati utilizzati hanno sempre dato tutto.
"Non vorrei passare per presuntuoso, ma la Lazio non ha nulla più di noi. O perlomeno noi non invidiamo nulla ai nostri avversari. La nostra crescita è stata costante, siamo andati a prenderci questa Final Eight a Milano, andando a vincere contro i detentori dello scudetto. Questo ci ha trasmesso ulteriore carica, siamo pronti a giocarci le nostre chance.
"E cosa ha il Toro, sulla carta, più della Lazio?
"Forse il precedente dell’anno scorso. Questo può essere uno stimolo in più perché un anno fa perdemmo proprio contro la Lazio, per 2-1, al primo turno. Ora leggo negli occhi dei miei giocatori la voglia di riscatto, il desiderio di rivalsa sportiva, sempre però ricordando la qualità e l’organizzazione di un avversario molto forte.
"Il favorito per la vittoria finale?
"Mi auguro che possa essere il Torino. Affrontiamo questa sfida senza porci dei limiti, poi toccherà al campo parlare. Noi abbiamo un sogno, faremo di tutto per andare a prendercelo.
"Il giocatore rivelazione della Final Eight?
"Spero Diop. Praticamente abbiamo giocato senza di lui per tutto l’anno. Malgrado ciò abbiamo ottenuto risultati importanti: il suo apporto può essere determinante, anche per questo auspico che possa essere lui la stella della Final Eight.
"Nel contesto di un concetto di squadra giusto elogiare anche le individualità, che al Torino non mancano. A cominciare dal portiere, Alfred Gomis.
"Alfred ha disputato un ottimo campionato, merita complimenti perché ha saputo gestire molto bene la sua situazione. Non è facile allenarsi per tutta la settimana con la prima squadra e poi giocare con la Primavera. Però lui è sempre riuscito a calarsi nella nostra realtà con l’atteggiamento giusto.
"Una delle peculiarità del suo Torino è la fase difensiva: il merito è di tutta la squadra, ma evidentemente ciascun difensore ha fatto al meglio la propria parte…
"Con 19 gol subiti siamo stati la miglior difesa d’Italia: questo ci rende orgogliosi e soddisfatti. La fase difensiva è il prodotto di tutto l’atteggiamento della squadra, ma indubbiamente Astone, Barreca, Cinaglia, Cristini e Affinito, che sono i giocatori impiegati con più continuità, hanno disputato un ottimo campionato.
"A centrocampo c’è il rischio che vi possa mancare un po’ di fisicità, la necessaria forza d’urto?
"Direi di no. Diarra ci dà una forza d’urto importante, Gatto alla qualità sa coniugare pure la quantità, non siamo carenti in questo. E con Coccolo, nel suo nuovo ruolo di interno, abbiamo acquisito corsa e inserimenti: insieme alle geometrie di Firriolo abbiamo un centrocampo completo.
"Longo, lei ha detto che nella Final Eight servono concretezza e cinismo. Lo scudetto Primavera si vince con la miglior difesa oppure grazie all’attacco?
"Sembrerà un’ovvietà, ma a questo punto lo scudetto si vincerà con la miglior differenza reti. Praticità, concretezza, cinismo sono caratteristiche che i nostri attaccanti possiedono. Di Diop abbiamo già detto: Gyasi, Aramu, Barbosa e Parigini hanno le qualità giuste per determinare i risultati.Redazione TN
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