Primavera, i numeri non sorridono

di Ivana Crocifisso

Che per la Primavera sia un momento no, lo dicono innanzitutto i numeri. Un solo punto in tre gare, difficoltà estrema nel trovare la porta e andare in gol (unica volta, a Siena, su rigore). Che questa Primavera fosse diversa dall'ultima, che lo scorso anno è arrivata quarta e quindi ha conquistato l'accesso alla fase finale, lo si sapeva già. Ma c'è anche quello che i numeri, spesso impietosi, non dicono. A non essere mancato in questo avvio di campionato non è di certo il gioco. Quello, a tratti, è anche migliore di qualche mese fa. Il problema è il contrasto evidente tra l'alto numero di ragazzi (poco meno di trenta, un numero esorbitante che può creare qualche problema sin dagli allenamenti) a fronte dei poco più che undici titolari. Insomma, le alternative ci sono, numericamente parlando, ma non dal punto di vista qualitativo. Se il punto debole è a sinistra, dove la partenza di Sperotto ha lasciato il vuoto, non minori sono i problemi davanti. Non è pensabile affidarsi al solo Pinelli, al rientro da un infortunio, o sperare che l'acquisto proveniente dall'Aldini, Marcelli (un '94, appena arrivato dagli Allievi), possa fare sin da subito la differenza. Anche qui la rosa parla di Diop e Sarr fermi ai box. A quando il tesseramento? Il tutto è ancora avvolto nel mistero. A differenza delle ultime annate, ad esempio quella dei '92, che hanno sfornato prime punte di livello, e soprattutto col fiuto del gol (ultimo Comi), i '93 e '94 peccano in tal senso. E allora forse, nell'attesa che i due senegalesi possano essere a disposizione di Asta, sarebbe stato utile fornire al tecnico almeno una valida alternativa. Quello di vincere campionati non è l'obiettivo primario di una squadra del Settore giovanile, questo no. Ma è indubbio che un po' di sana mentalità vincente la si acquisti vincendo.