giovanili

Toro, Longo: “Questa Primavera per me è motivo di vanto ed orgoglio”

Primavera, Torino - Parma 1-1 / Il tecnico granata post-partita: "Futuro? Deciderò con la società, ma sono sempre stato tifoso del Toro e non ho alcuna fretta di...

Diego Fornero

"Si presenta soddisfatto di fronte ai giornalisti, dopo il pari per 1-1 con il Parma, il tecnico della Primavera del Torino, Moreno Longo. Al mister granata viene, innanzitutto, chiesto se consideri la sua formazione la favorita per la vittoria finale, come ha sostenuto il collega del Parma, Fausto Pizzi: "Toro la favorita? Ringrazio Pizzi per la stima che ha nella nostra squadra, se dobbiamo stare a guardare il cammino del campionato sicuramente le sue parole sono corretto, ma se parliamo di reali valori siamo sicuramente una delle otto che va a giocarsi la possibilità di vincere, anche a dispetto di formazioni teoricamente più accreditate della nostra squadra. Ventidue punti di vantaggio su questo Parma ci fa davvero capire, oggi, la qualità del girone che abbiamo disputato".

"Una partita difficile, contraddistinta da fatica per i giocatori, segnati dai carichi di lavoro, e dalle assenze: "Oggi avevamo tanti assenti, per la prima settimana ho dedicato ai ragazzi carichi pesanti. Sicuramente oggi era una partita particolare, in settimana abbiamo lavorato molto, abbiamo iniziato una programmazione per la Final Eight e sapevamo di avere di fronte una squadra alla quale avremmo potuto pagare qualcosa sia a livello tecnico, sia a livello fisico, come è accaduto nei primi 25 minuti. Ma questa Primavera ha dimostrato di avere risorse infinite sotto l'aspetto caratteriale, ma ha sempre giocato con il piglio di chi non vuole mai perdere. Oggi eravamo sotto, fortunatamente ci è capitato poco in questo campionato: serviva un segnale forte dalla panchina perché la squadra è lo specchio dell'allenatore, se non ci avessi creduto neanch'io credo che spesso non avremmo ottenuto questi risultati"

"Un periodo, con la vittoria già acquisita, che sarebbe stato sicuramente difficile da affrontare: "Sapevamo che sarebbe stato difficile: quando non si ha l'obiettivo dei tre punti a tutti i costi, anche inconsciamente, qualcosa si lascia per strada. In questo mese, dopo lo Spezia in poi, ci saranno almeno sei squadre nella nostra stessa condizione: noi abbiamo avuto un problema in più perché vincere a cinque giornate dalla fine poteva rischiare di far credere a questa squadra di poter cambiare atteggiamento, e questo non è successo, i ragazzi non hanno cambiato mentalità".

"Un Toro, quello che che esce oggi dal Don Mosso, che mantiene l'imbattibilità casalinga: "Ci tenevamo particolarmente. Non aver mai perso in un girone, ad oggi averne persa una sola, siamo una delle migliori difese d'Italia e da anni 60 punti a Torino non si facevano. Erano tutti piccoli obiettivi che ci aiutano a guardare avanti con fiducia nel futuro".

"Mancava, anche stavolta il Presidente Cairo, ma... "Il Presidente, immediatamente dopo la partita, si informa sempre di come è andata: vuole sapere tutto, conosce tutto e ci ha sempre dimostrato grande presenza. Poi sappiamo benissimo che i Presidenti sono molto impegnati e non è facile trovare il tempo per vedere i ragazzi: quest'anno ci aveva visto solo al Mamma Cairo dove non siamo stati particolarmente brillanti, forse non è venuto per scaramanzia..."

"Di chi è il merito di tutto ciò? Allenatore o squadra? Longo ha le idee chiarissime: "Grazie alla società per questo ruolo che reputo meraviglioso, sono cresciuto qua, sono sempre stato tifoso del Toro e per me allenare la Primavera è motivo di vanto ed orgoglio. I veri artefici di tutto questo, però, sono stati i ragazzi: non posso assolutamente escluderne nessuno, in questa squadra c'è un gruppo che ha dato tantissimo a questa squadra, e sono quelli che giocano meno. A me è capitato raramente di gestire uno spogliatoio con un gruppo di ragazzi che metta in campo questa disponibilità, la forza di un gruppo sta proprio nelle persone che vivono nell'ombra, sotto questo aspetto è stato straordinario".

"Ultima partita?: "Più no che si, ho un anno di contratto col Torino, qualsiasi cosa avverrà in futuro sarà una decisione che concorderò con la società"

"Piedi per terra, ma testa alle final eight: "Dovessi vincere lo Scudetto? Non cambierebbe, col Torino abbiamo iniziato un percorso insieme, siamo cresciuti passo dopo passo arrivando fino qui. L'anno scorso avevo l'opportunità di andare via ma non me la sono sentita, andare via dopo aver centrato un obiettivo dopo solo un anno per me sarebbe stato come non completare il mio lavoro. Ad oggi, avendo fatto una stagione di questo tipo, insieme con la società, qualora decidessimo che per me è giunta l'ora di sfruttare un'opportunità sicuramente la prenderemo in considerazione. Per me, ad oggi, la Primavera del Toro è il meglio che si può avere e me la tengo ben stretta: se il futuro mio sarà qui continuerò a viverla con lo spirito di oggi e con la stessa determinazione".

"Recupero degli infortunati: "Per la Final Eight, salvo imprevisti, saranno tutti recuperati: per quanto riguarda la partita di domenica a La Spezia, sicuramente convocherò Ignico e Moreo, e magari potremo rivedere Rosa Gastaldo, considerate le squalifiche di Gyasi e Fissore dovrò adottare delle contromisure."

"Parodi?: "E' cresciuto molto, sono molto contento. E' un ragazzo che si è calato con grande umiltà nel ruolo, ha saputo aspettare il suo momento in silenzio, sfruttando l'occasione, ci sta dando molto e dovrà essere bravo a mantenere questo passo fino alla Final Eight".

"E invece sul rendimeto di Colombi?: "Colombi è un giocatore che purtroppo, avendo saltato i primi sei mesi della stagione, l'abbiamo preso a zero di condizione fisica. Abbiamo dovuto portarlo in condizione giocando, non abbiamo potuto fare un programma mirato, abbiamo deciso di farlo giocare con continuità: ha qualche problema di condizione ma le sue qualità sono indiscutibili".

"Coccolo, Saracco, Migliore, Rosso e i portieri: elogi e commenti per tutti: "Vorrei spendere qualche parola su Coccolo e su Saracco: nessuno si dimentica che, in questo percorso così importante, la squadra ha perso due giocatori sul quale era stata costruita. Coccolo e Saracco avrebbero dovuto essere due colonne di questa squadra, un'altra qualità è stata quella di rimpiazzarli benissimo, ora speriamo di averli completamente a disposizione nella fase finale. Migliore purtroppo ha subito una lesione muscolare importante, appena rientrato dal problema al ginocchio: sicuramente la sua meccanica di corsa non era pulitissima, sapevamo che avrebbe potuto correre questo rischio, la prossima settimana avrà un'ecografia di controllo e capiremo se riusciremo ad averlo. Con 40 giorni a disposizione, dovremmo riuscire a portarlo con noi alla Final Eight. Per quanto riguarda i portieri, gestirne quattro non è facile: abbiamo deciso strada facendo di prendere il quarto, Vimercati, perché poteva darci una mano viste le sue grandi qualità e non sapevamo quando avrebbe potuto rientrare Saracco. Avevamo bisogno di almeno tre portieri di buon livello: per quanto riguarda la loro gestione, sono ragazzi seri e leali nei confronti del gruppo, la loro disponibilità ha reso facile la gestione. Rosso avrebbe dovuto giocare dall'inizio, ho cambiato poco prima della gara perché non si sentiva benissimo, aveva qualche linea di febbre ed abbiamo preferito tenerlo un po' a riposo. Poi si è sentito meglio e gli abbiamo dato spazio nella ripresa."

"Questione 4 maggio e Superga: "Speriamo che la Lega sposti Chievo - Torino: avere la prima squadra il 4 maggio a Superga sarebbe molto importante per l'ambiente granata, il Grande Torino va onorato al meglio. Ogni tanto leggo qualcosa, ho letto anche di un maxi schermo a Superga ma secondo me questo andrebbe a ledere il significato di questa giornata: la nostra prima squadra in quel giorno la sosterremo da lontano, ma dal giorno dopo. Quello è il giorno di una squadra leggendaria che ha fatto la storia del calcio: quel giorno il tifoso deve commemorare un giorno importante, di passione e di grandi ricordi. Spero che la Lega possa intervenire per permettere questo, qualora questo non accadesse saremmo onorati di poter partecipare ad una giornata del genere: sarebbe il modo miglior per far capire ai nostri ragazzi che cosa significa la maglia del Toro".