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Scienza: ‘Stagione di sviluppo’

La Primavera granata non ce l’ha fatta a raggiungere la qualificazione al quinto posto che sarebbe valsa la qualificazione alle fasi successive. Tuttavia il gioco mostrato dai ragazzi di Scienza ha convinto molti,...

Federico Floris

"La Primavera granata non ce l’ha fatta a raggiungere la qualificazione al quinto posto che sarebbe valsa la qualificazione alle fasi successive. Tuttavia il gioco mostrato dai ragazzi di Scienza ha convinto molti, soprattutto da dicembre in avanti. Ne abbiamo parlato proprio con il mister granata che ha fatto il punto sulla stagione disputata dai suoi giovani.

"Beppe Scienza, il suo bilancio personale sul campionato appena terminato?Tutto sommato penso sia stata una stagione importante. C’è stata una grande crescita collettiva rispetto a quelle che erano le idee di molti ad inizio stagione. Abbiamo avuto tanti cambiamenti in corsa, siamo una squadra molto giovane. Siamo stati competitivi sino a mezz’ora dalla fine della partita con il Piacenza, quando la qualificazione ai play off era possibile. Diciamo che è stato un anno di sviluppo per il futuro.

"Molti ragazzi hanno acquisito esperienza in vista del prossimo campionato.Sì, l’importante era far crescere i nostri giovani. Nessuno di loro tranne due o tre aveva giocato in precedenza in un campionato difficile come quello Primavera. Dopo un po’ abbiamo metabolizzato la novità ed abbiamo cominciato a disputare buone prestazioni con gioco, personalità ed occasioni da gol. Forse in certi momenti avremmo dovuto coprirci di più e magari avremmo portato a casa qualche punto in più ma d’altro canto ci sarebbe stata una crescita complessiva inferiore a quanto avvenuto.

"La stagione comunque non è finita. Ora ci sono diversi tornei.Sì, il primo lo giocheremo questo fine settimana in Svizzera. Poi andremo a Madrid ed affronteremo proprio il Real e l’Olimpique Marsiglia. Infine saremo ad Oleggio e davanti a noi avremo proprio le squadre che ci hanno ‘scippato’ del quinto posto in campionato, Genoa e Piacenza.Il nostro compito in questa fase è quello di continuare a lavorare seriamente. La società ci tiene parecchio a fare bene in queste manifestazioni. Cercheremo di essere protagonisti mettendo in campo il nostro gioco.

"Si può dire che quest’anno si è lavorato per gettare le basi per la Primavera del futuro?Concordo, credo sia un’osservazione intelligente. Non scordiamoci che la nostra squadra è statala più giovane del campionato, piena di ragazzi del ’90 e del ’91, con addirittura due ’92. Tante squadre invece, ad esempio il Piacenza, erano zeppe di ’88. Ci sono le basi per costruire una stagione futura importante. Chiaro che bisogna continuare a crescere e lavorare. C’è uno zoccolo duro di valore che si è fatto una buona esperienza.

"La prossima Primavera potrà attingere anche dal serbatoio della Berretti di Lombardi?Sì, non acaso nei prossimi tornei porteremo diversi elementi della Berretti. Basti pensare che gli ’89 resteranno qua a lavorare con il preparatore atletico.

"L’ultima gara di campionato con il Livorno si è chiusa 5-0 con una doppietta di Malonga ed una tripletta di D’Onofrio. Il suo commento su due giocatori così diversi?Per D’Onofrio ho speso parole d’elogio in tempi non sospetti. Ha qualità importanti ed ha ripagato la mia fiducia con ottime prestazioni e tanti gol. Con lui abbiamo svolto un ottimo lavoro. Veniva da tanti problemi fisici ed invece si è imposto come un giocatore di grande impatto. Per quanto riguarda Malonga il discorso è semplice: con noi ha giocato 2 partite e segnato 4 gol. Perciò è normale che avrei voluto averlo di più con noi, avrebbe fatto la differenza.. Le esigenze della prima squadra però vengono, giustamente, prima di tutto.

"Cosa ha provato quando il suo nome è stato accostato alla panchina della prima squadra quando è stato esonerato Novellino?Intanto comincio col dire che mi spiace per Novellino. Avevamo un ottimo rapporto. Poi dico che noi siamo tutti innanzitutto grandi tifosi del Toro, quindi non si può essere contenti quando le cose non vanno bene. Infine devo ammettere che fa comunque piacere essere accostati alla panchina della prima squadra. Significa che il lavoro svolto è stato notato ed apprezzato. Il presidente è una persona di grande spessore e scegliendo De Biasi avrà fatto senz’altro la cosa giusta. Io mi auguro di essere la sua scelta ancora per la prossima Primavera. Io penso solo a lavorare. A scegliere pensano gli altri.