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Toro, le giovanili sotto lo stesso tetto per una sera. Ora, date loro una casa comune…

La messa a Superga ha avuto un impatto fortissimo sul pubblico, sui giovani granata e sulle loro famiglie. Ma al Torino manca ancora una struttura di allenamento che raccolga, quanto più...

Diego Fornero

"Una grande famiglia, questo dovrebbe essere il Torino. Non una semplice squadra di calcio, riunita sotto un logo ed un colore, ma qualcosa di più. Ecco perché, anche un'occasione semplice ed apparentemente banale come una messa, celebrata dall'insostituibile Don Aldo Rabino, può diventare qualcosa di importante, un momento di vero, vecchio, inimitabile, Cuore Toro.

"UNA GRANDE EMOZIONE - Inutile nasconderlo: vedere tutte quelle maglie granata riunite, giovani dai 6 ai 19 anni appartenenti a categorie differenti, con ambizioni differenti ma col medesimo sogno, quello di tirare calci al pallone con la maglia del Toro addosso, un po' mi ha emozionato. Per una generazione, come la mia, che non ha mai visto il Filadelfia in piedi, né tantomeno ha potuto assaporare l'atmosfera di quel leggendario piazzale, un evento come quello celebrato ieri alla Basilica di Superga, non può non avere un sapore speciale. Ma non è al “pubblico” che un raduno del settore giovanile granata al completo deve trasmettere qualcosa, bensì ai ragazzi. Giocatori di ogni età riuniti in un luogo simbolo per la storia di questo club, raccolti di fronte alla lapide degli Invincibili, accompagnati dai loro tecnici e dirigenti, ma anche, stavolta, dal Presidente Cairo.

"MA I RISULTATI? CI SONO! - Quello stesso Presidente che, ieri, con una formula un po' "particolare" ha dichiarato di poter raddoppiare gli investimenti nel settore giovanile, a patto di ottenere dei risultati. Ebbene, Presidente: il risultato è presto detto, la scuola calcio del Torino, già oggi, sta ottenendo soddisfazioni incredibili. Le categorie intermedie (Esordienti 2002 e 2001 e Giovanissimi Fascia B 2000) hanno inanellato un record dopo l'altro. Le categorie professionistiche, dai Giovanissimi Nazionali alla Primavera, hanno fatto parlare di sé, con quest'ultima in particolare a stupire e bruciare ogni record.

"SERVE UNA CASA TORO - Ma a questi ragazzi manca un impianto per allenarsi tutti insieme, manca una casa sotto il quale riunirsi, manca una struttura che possa consentire a loro, ed ai genitori che fanno tanti sacrifici per far coltivare loro il sogno di tirare calci al pallone (come lo stesso Presidente ieri ha ricordato...), di ottimizzare spostamenti ed organizzazione, per contemplare al meglio gli allenamenti e la scuola, che resta l'insostituibile perno della “carriera” di ogni giovane uomo ed, ovviamente, di ogni giovane calciatore. Oggi, infatti, i dirigenti granata fanno i salti mortali per trasportare i ragazzi del convitto dai rispettivi istituti scolastici ai campi di allenamento (ben 5 differenti per le 5 categorie giovanili maggiori, dislocati in Torino e fuori città! Ma la situazione non cambia neppure per le categorie inferiori...), ed altrettanto sono costretti a fare i genitori.

"Ebbene, Presidente, ancora prima dei cartellini, dei grandi colpi di scouting e degli investimenti su giocatori già pressoché formati, al Torino manca una Casa per tornare ad essere una grande famiglia, così come avvenuto ieri sera. Oltre il Filadelfia, che potrà ospitare al massimo gli allenamenti della Primavera, dal lunedi al venerdi vorremmo vedere più giovani maglie granata possibili l'una accanto all'altra, e questo sarebbe il primo, fondamentale, passo per guardare al futuro. Attendiamo fiduciosi, per poter dire, finalmente, che il Toro sta tornando ad essere “quello vero” non soltanto nei sentimenti della gente: la Presidenza Cairo ha la possibilità di raccogliere un altro traguardo storico, la saprà cogliere?  

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