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Longo: “Il Toro non è come tutte le altre…”

Primavera, Spezia - Torino 1-3 / Il tecnico granata post-partita: "Aramu? Il Toro è la sua Nazionale. Bertinetti una conferma. Superga? Una grande emozione"

Diego Fornero

"Ha parlato ai nostri microfoni, dopo la bella vittoria sullo Spezia per 3-1, il tecnico della Primavera del Torino, Moreno Longo: "Sono molto contento di questa partita: per un allenatore, quando ci sono situazioni di emergenza e cambiamenti nella squadra, come oggi, vedere la propria formazione esprimersi con la qualità vista oggi, con la stessa mentalità e con gli stessi concetti che siamo abituati a vedere, è un grande segnale. Tutto il gruppo sta lavorando bene, tutti apprendono e lavorano nella maniera corretta. Giochiamo con il piglio di chi vuole sempre vincere, ed abbiamo dimostrato di non essere in vacanza con la testa, avendo uno spirito davvero vincente".

"Un Toro trascinato da un super Aramu: paradossalmente snobbato dalla maglia azzurra, quando in campo tra gli spezzini c'erano, invece, dei giocatori convocati in Nazionale Under 19: "Aramu è già stato in Nazionale, quando non era ancora maturo. Da due anni a questa parte ha fatto un salto di qualità enorme sia sotto l'aspetto mentale, sia sotto l'aspetto tecnico-tattico. Un ragazzo che ha fatto un campionato del genere sicuramente meriterebbe questa soddisfazione, ma ci sono altre valutazioni di cui la Federazione tiene conto e non spetta a me discuterle. Per quanto mi riguarda, è cresciuto talmente tanto da poter fare la differenza ed è pronto per giocare tra i professionisti. La sua Nazionale è il Toro, è diventato un punto di riferimento per il gruppo, dà il 100% in ogni allenamento e in ogni partita, rispondendo sempre presente".

"Una grande partita, anche stavolta, per Bertinetti, schierato a sinistra, quando solitamente gioca nella fascia opposta, per colmare l'assenza di Barreca"E' vero... Scherzando, a fine partita, gli ho detto che ha fatto meglio a sinistra che a destra. A parte gli scherzi, sono molto contento per la sua prestazione, ha confermato il proprio valore, anche se il mio dispiacere più grande è non aver visto in campo in quel ruolo Pautassi, che se lo sarebbe meritato. Non averlo visto oggi ci rammarica parecchio, purtroppo la frattura del perone lo terrà lontano dai campi per almeno ancora una decina di giorni".

"Anche stavolta solo panchina per Rosa Gastaldo, come procede il suo recupero?: "Non è ancora al top della forma, vogliamo che viva il gruppo però siamo d'accordo con lui che scenderà in campo solo nella condizione ottimale".

"Ben quattro i giocatori convocati da Longo dalla Berretti di mister Fogli: Mantovani, che ha esordito, Ferrero, Dalmasso e Casucci"I ragazzi che ho portato con me li conosco bene, anche se li ho avuti a disposizione solo sporadicamente, stanno crescendo molto e stanno lavorando bene con Fogli. Non so la qualità che potranno esprimere l'anno prossimo, so che potranno fare un ottimo lavoro. Mantovani ha giocato una ventina di minuti, avrebbero potuto giocare anche altri ma per una questione di rispetto verso il gruppo era giusto dare minuti a chi aveva dato tutto con noi fin dallo scorso 16 luglio".

"Quale sarà il programma dei prossimi 30 giorni, in attesa della Final Eight? "Non faremo tornei ma amichevoli importanti, nelle quali cercheremo avversari che ci potranno mettere in difficoltà. Abbiamo scelto di evitare i tornei perché spesso portano infortuni, con partite troppo ravvicinate le une alle altre. Terremo alta la tensione cercando di far giocare tutti ed alzare il minutaggio e la condizione atletica dell'intera rosa per arrivare a Rimini con tutta la rosa al top della forma".

"Quanto ha trasmesso al gruppo la visita a Superga? "So che è scontato dirlo, ma andare a Superga ci ha dato tanto: per me vedere i volti dei ragazzi concentrati sulla lapide dei 31 caduti e rispondere alle loro domande è stato un momento importante ed emozionante. Sotto quella lapide, hai davvero la percezione di aver vissuto il Toro, e ciò che quei calciatori sono stati ed hanno rappresentato, proseguendo il percorso ideale che avevamo già avviato al Museo del Grande Torino. Ognuno lo vive con le proprie emozioni e con la propria sensibilità, è chiaro, ma ai miei ragazzi è importante far capire per quale squadra giocano, per il Toro, che non è una squadra come le altre".

"Tra due stagioni dovrebbe, finalmente, arrivare il Filadelfia: quanto aiuterà i giocatori del settore giovanile? "Chi ci arriverà avrà un valore aggiunto, giocare al Filadelfia in Primavera sarà fantastico. Se quel piazzale rivivrà come l'abbiamo vissuto noi, abbattendo qualsiasi frontiera e qualsiasi ceto sociale, accomunati da una grande passione, quella per il Toro, giocare davanti a quel pubblico sarà una cosa meravigliosa per tutti".