"E' felice ed emozionato Claudio Morra, match-winner della Primavera del Torino, che ha portato i granata nella finalissima Scudetto, che mancava da vent'anni, con la rete decisiva del 4-3 sulla Lazio, segnata al secondo tempo supplementare: "Sicuramente come gruppo e come annata è la mia migliore esperienza, mi sono affezionato a compagni e mister, e queste vittorie sono sempre state belle e sofferte, mettendo sempre il cuore in quello che facciamo".
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Toro, Morra: “E’ stata un’emozione incredibile…”
Semifinale Final Eight Primavera 2014, Torino - Lazio 4-3 / Il match-winner granata: "Dedico questo goal al mister, ai compagni ed ai miei genitori. Saper fare i calciatori significa anche...
"Che cosa ha provato con una rete così? "Segnare un goal così è una grandissima gioia, una emozione infinita: devo dire, però, che siamo molto dispiaciuti per l'infortunio di Crecco, quindi la nostra gioia è a metà".
"A chi dedica questo goal? "Dedico questo goal al mister, alla squadra ed ai miei genitori".
"Temeva che si finisse ai rigori o che si potesse perdere la partita, dopo la rimonta biancoceleste? "Sinceramente non ho mai smesso di crederci, abbiamo dimostrato anche con l'Atalanta che sappiamo ribaltare i risultati e provare a vincere fino alla fine. Eravamo concentrati sulla partita e non pensavamo ancora ai rigori".
"Ed ora, chi preferirebbe incontrare Morra in finale? "Fiorentina e Chievo sono ottime squadre, hanno dimostrato sia con la Juve, sia col Palermo di saper fare male, non vedo una grande differenza, sono entrambe molto valide".
"Si aspetta, dopo queste due ottime partite da subentrato, una chance da titolare? "Non mi interessa essere titolare, decide il mister, a me interessa che la squadra faccia bene: il mestiere del calciatore è questo, non si può sempre giocare e bisogna saper dare il massimo quando si entra in campo".
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