giovanili

Toro Primavera, vittoria del gruppo

Toro Primavera, vittoria del gruppo - immagine 1
Sotto per due volte a causa di due “infortuni” di Alfred Gomis, la squadra di Mister Longo attacca per lunghi tratti della partita, sbaglia alcune incredibili occasioni da gol ma alla fine riesce a perfezionare una rimonta da sogno...
Pietro Ghirardell

Sotto per due volte a causa di due “infortuni” di Alfred Gomis, la squadra di Mister Longo attacca per lunghi tratti della partita, sbaglia alcune incredibili occasioni da gol ma alla fine riesce a perfezionare una rimonta da sogno grazie alla forza di un gruppo coeso, mai domo e consapevole della propria forza e voglia di vincere.   PARMA AVVERSARIO OSTICO - Pur non essendo la squadra tecnicamente migliore del campionato, il Parma di Mister Pizzi risulta particolarmente ostica alla nostra Primavera ormai da un paio di anni a questa parte. Dalla sconfitta patita l’anno scorso ad opera dei ducali nel quarto di finale del Torneo di Viareggio fino alla sconfitta sofferta nell`incredibile partita di andata in casa dei gialloblù, il Parma iniziava ad essere una specie di tabù, di “bestia nera” da sfatare da parte dei nostri torelli. Anche all’andata di questi ottavi di finale la sfortuna sembrava continuare, con il Toro che sbagliava un rigore sul finire della partita dopo aver dominato l`avversario in lungo e in largo per novanta minuti pur avendo schierato in quell`occasione le pur valide seconde linee. A dire il vero, invece, ieri la musica è stata diversa. Pur avendo il Toro complessivamente meritato la qualificazione, forse anche complici le “papere” commesse dal nostro portierone, il Parma aveva ben imbrigliato il Toro nel primo tempo ed anzi pungeva in contropiede come mai aveva saputo fare negli altri due precedenti di stagione. In questo senso Alfred Gomis si è fatto parzialmente scusare per gli errori commessi con un paio di parate salva risultato, una clamorosa ad inizio ripresa, che in caso contrario avrebbero dato al Parma un vantaggio incolmabile.   LE DISATTENZIONI DI ALFRED - Abbiamo più volte sottineato che Alfred Gomis rappresenta una delle migliori promesse del nostro vivaio ed ha qualità straordinarie ed un futuro già tracciato dipendendo solo dalle sue mani ma soprattutto dalla sua testa. Ciò nondimeno deve capire che la sua titolarità a spese del pur bravissimo Saracco non è un dogma acquisito a tempo indeterminato ma merita di essere confermata settimanalmente con prestazioni all`altezza, almeno in termini di attenzione. Il fatto di essere aggregato alla Prima Squadra come terzo portiere non equivale a garantirgli di poter dormire sugli allori e sentirsi sicuro che il ruolo da titolare non sia mai in discussione. Se il secondo gol è un infortunio che può capitare a qualsiasi grande portiere (la palla gli è scivolata mentre era in uscita e, anche con un pizzico di sfortuna, è andata a capitare proprio sul piede di un avversario indisturbato), l`errore di posizionamente sul primo gol è impordanibile. È si vero che Rovelli ha trovato il jolly da trenta metri ma è anche purtroppo vero che un portiere del suo livello e del suo potenziale deve sempre rimane attento, in ogni momento della partita, anche e soprattutto quando in campo sembra esserci calma piatta o, come nel caso di ieri, ti fanno un tiro a freddo dopo pochi secondi dal fischio di inizio quando i propri compagni di squadra si erano appena sistemati in campo. Il portiere purtroppo, nel bene e nel male, è l`unico che non può mai abbassare nemmeno di un secondo il livello di attenzione perché, quando accade, è troppo tardi per porvi rimedio. Non è la prima volta che nel corso della stagione questo accade (vedi il gol subito dal Grosseto nella partita pareggiata in extremis dai maremmani con un calcio di punizione da posizione impropabile negli ultimi minuti di gioco) e Alfred deve riflettere e soprattuto reagire per dimostrare e confermare di essere il grande talento che nessuno vuole mettere in discussione.   LE SOSTITUZIONI CAMBIANO LA PARTITA - Andato sotto di un gol dopo pochi secondi i ragazzi di Mister Longo, che alla luce del risultato dell`andata  aveva probabilmente pensato tatticamente ad una partita diversa per colpire gli avversari in contropiede, hanno fatto molta fatica a raccapezzarsi e praticamente fino al 30`del primo tempo non sono mai riusciti ad essere veramente pericolosi se non su qualche sporadico calcio piazzato. Resosi conto della situazione Mister Longo opera due cambi tattici, sostituendo a destra il terzino Astone con il più offensivo Cargnino e a centrocampo l`incontrista Diarra con Amedeo che va a pizzarsi da esterno alto a destra ed avvicinando all`area di rigore avversaria Barbosa in posizione di trequartista. La mossa si rivela subito azzeccata e già sul finire del primo tempo Amedeo prima (anticipato di un soffio a portiere già battuto) e Barbosa poi (con uno splendido tito al volo su assit di Aramu e grande parata del portiere avversario) vanno vicinissimi al pareggio.    GRANDE REAZIONE DEI RAGAZZI - I ragazzi di Mister Longo tornano in campo nel secondo tempo caricatissimi e dopo pochi minuti pareggiano con un tiro-cross piuttosto fortunato del miglior in campo, Cristian Affinito, nella fattispecie beneficiando di un errore di posizionamento anche del pur ottimo portiere del Parma De Angelis. A questo punto i ragazzi di Mister Longo ci credono e vanno all`assalto dell`avversario ma, ancora una volta, il già spiegato “infortunio” di Alfred Gomis permette ai parmensi di ripassare in vantaggio al 12`. Il Toro però non si arrende, ci crede e mette sottopressione gli avversari. Cristini, Aramu e Parigini ci provano ma le più ghiotte occasioni da gol capitano sui piedi di Amedeo (anticipato ancora una volta di un soffio dopo un pregevole assist di Barbosa), dello stesso Barbosa che dopo aver scartato in dribbling il suo avversario diretto scivola in piena area di rigore al momento di battere a rete ed infine con il rientrante Dominin che non riesce incredibilmente a spingere il pallone in porta a portiere completamente battuto. Quando però tutto sembra perso spuntano dapprima il giovane Parigini che, sebbene per tutta la partita sia stato un pò spento anche perchè in una posizione troppo defilata sulla sinistra, riesce ad azzeccare uno splendido diagonale a fil di palo ed infine Ignico che sul filo del gong stacca prepotentemente di testa su punizione dalla sinistra dando ai ragazzi granata ed al loro tecnico la meritata qualificazione.    L' IMPORTANZA DEL GRUPPO - È stata una partita emozionante, non giocata benissimo dai nostri ragazzi anche a causa di un avversario molto chiuso ed arroccato in difesa, ma che ha messo in evidenzia il marchio di fabbrica di questa squadra, sapientemente diretta da Mister Longo, ovvero la voglia di vincere, di superarsi, di lottare su ogni pallone e di non arrendersi mai, in perfetto stile Toro ovvero quello stile che sembra essere tornato ad illuminare i ragazzi del Filadelfia. Mister Longo ha saputo creare, in continuità con il suo indimenticato predecessore Antonino Asta, un gruppo di ragazzi affiatati, che si aiutano gli uni con gli altri anche nelle difficoltà e che, cosa ancora più bella, sono amici anche fuori dal rettangolo di gioco. Siamo forse di fronte per la prima volta dopo diversi anni ad una Primavera che può fare la storia del nostro blasonato club ma, intanto che arrivino i risultati sul campo, di una cosa siamo certi: era da diversi anni che non si vedevano così tanti fantastici talenti con la maglia granata e speriamo che prima o poi anche tecnici e dirigenti della Prima Squadra se ne rendano conto invece di guardare sempre, come purtroppo accaduto in tempi recenti, in casa degli altri.   Pietro Ghirardell (foto Fornero)