interviste

Adotta una bacheca

di Michele Ferrero

Tra le persone del mondo granata che più stimo c’è l’amico Mecu Beccaria, presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata. Il suo modo schietto di...

Redazione Toro News

di Michele Ferrero

"Tra le persone del mondo granata che più stimo c’è l’amico Mecu Beccaria, presidente dell’Associazione Memoria Storica Granata. Il suo modo schietto di dire la verità lo porta spesso a collidere con i suoi interlocutori dell’altra sponda, ed a volte anche con quelli che lui comunque considera fratelli granata. Ma la sostanza del suo operato è fuori discussione. Dal 94 ad oggi, per il Toro, Beccaria ha fatto cose importanti. E’ una persona che agisce per dare, non per prendere. Infatti lo spirito dell’associazione da lui guidata, e della quale faccio parte, non prevede fini di lucro ma l’esatto contrario: l’impegno gratis per tramandare alle prossime generazioni la storia del Torino. In questa intervista con lui non parleremo di calcio giocato, ma del Museo di Superga che è in procinto di trasferirsi a Grugliasco. Vi posso assicurare, avendo partecipato di persona al suo primo allestimento, che nei riguardi del Torino questo museo, fortemente voluto dall’AMSG, è un tangibile segno d’amore. Così come lo sono le tante ore di lavoro dedicate dai volontari dell’associazione, grazie alla quale il Grande Torino non verrà dimenticato. Com’è giusto che sia.

"Mecu, vorrei che tu chiarissi in primo luogo la vostra posizione in merito ad un tema recentemente oggetto di malintesi. Cosa rispondi a chi dice che l’AMSG non vorrebbe aprire il museo del Torino al Filadelfia?Rispondo che non è così. Semplicemente chi pensa che il blasone e la storia leggendaria del Toro si possano rinchiudere in soli 250 mq è completamente fuori strada. L’associazione non vuole aprire il museo nello stanzino delle scope del Filadelfia, nel senso che vuole, all’interno di esso, una sistemazione adeguata al prestigio di quanto viene esposto. Per rispetto verso il Torino. Se ora a Villa Claretta avremo a disposizione 1000 mq, andando al Fila non è pensabile una riduzione della metratura. Il progetto Cereser, pubblicato su La Stampa, prevede 250 mq. Che faccio: butto via 3 reperti su 4? Al limite si può pensare ad un ampliamento, perché al Fila il Torino Fc parteciperebbe in misura maggiore di quello che è ipotizzabile a Grugliasco. Chiediamo solo una metratura congrua, è ovvio che il posto ideale del museo è proprio il Fila, per noi più che per tutti gli altri.

"Andiamo per gradi, parlaci di Villa Claretta a Grugliasco, che ospiterà il museo in seguito allo sfratto da Superga.Si tratta di un contenitore stupendo. Essendo però sottoposto a vincoli da parte della sovrintendenza delle belle arti, è stato necessario formulare un progetto di allestimento che fosse rispettoso dell’architettura e degli affreschi presenti. Grazie ad un piano, studiato artisticamente con la solita gratuità e passione da Giampaolo Muliari, siamo in grado di allestire il museo rispettando il luogo prestigioso che lo ospita. Senza poter mettere neppure un chiodo abbiamo dovuto concepire un allestimento massimalista a base di pannelli e grigliati con proprio piedistallo, con bacheche e vetrinette. Il tutto ha fatto lievitare il preventivo ad una cifra attorno ai 50.000 euro. Per un’associazione senza fini di lucro come la nostra è una cifra decisamente importante.

"Come pensate di ovviare.Una parte dei soldi li abbiamo in cassa, grazie all’iniziativa dello scorso inverno dei dvd “Cent’anni di cuore granata” veicolata da Tuttosport. So che molti tifosi granata al momento non amano questo giornale perché lo considerano molto filobianconero, ma con noi si è comportato da gran signore, non pretendendo alcuna percentuale sul ricavato dei dvd. Un’altra parte proverrebbe da grossi sponsor istituzionali. Con la Reale Mutua siamo già d’accordo, ma abbiamo avviate trattative anche con il comune di Torino, la provincia e la regione. Per la parte rimanente è stata lanciata l’iniziativa ADOTTA UNA BACHECA.

"Spiega in che cosa consiste, in anteprima su Toronews, a tutti i tifosi granata.Consiste nel consentire ai soggetti che lo desiderano di adottare una bacheca pagando il suo costo. Sulla bacheca verrà apposta una targhetta recante il nome del benefattore. Che può essere non solo un individuo singolo, ma anche un club, un gruppo di amici o un’azienda. Coloro che doneranno sentiranno il museo proprio, ed è una cosa che ritengo bella: in ogni caso non deve essere il museo di Beccarla, ma della gente del Toro.

"Parliamo di costi. Nudi e crudi.Il progetto ha richiesto oltre 300 mq, tra pannelli e grigliati, al costo di 50 euro a mq, per un totale di circa 15.000 euro. Più 35 bacheche (comprese le vetrinette a sviluppo verticale) al costo di 500 cadauna, per un costo di 17.500 euro. Più piedistalli, ingrandimenti di foto ed elaborazioni grafiche che portano ai detti 50.000 totali.La quota richiesta per adottare una bacheca è quindi di 500 euro, ma chi potesse o volesse dare di meno può farlo: accettiamo donazioni di qualsiasi importo, anche molto inferiore. Il conto corrente è il n. 40862104, intestato all’Associazione Memoria Storica Granata. La buona volontà sarà comunque apprezzata, e faremo un pannello con tutti i nomi di coloro che hanno aiutato il museo. Tramite soldi o nuovi pezzi da esporre, che sono sempre graditi.

"Quando si inaugura il museo a Villa Claretta.In Gennaio 2008. Per la complessità dell’allestimento, per motivi tecnici e di agibilità al pubblico, tipo l’adeguamento alle norme vigenti dell’altezza delle finestre, sarà possibile inaugurarlo solo in quel periodo. Che peraltro è molto vicino: novembre e dicembre passano in fretta, anche perché saranno necessari per promuovere l’iniziativa. A differenza di Superga, nel quale si promuoveva da solo grazie ad una posizione molto conosciuta da tifosi e turisti, il museo a Villa Claretta necessita di una promozione appositamente studiata. Inoltre per dare particolare risalto ed importanza ad alcune sezioni nuove e del museo, alcune sale tematiche verranno inaugurate ed aperte successivamente. Nel frattempo resteremo a Superga fino all’ultimo momento prima del trasloco.

"Modalità di apertura e di gestione.Il museo sarà aperto al pubblico sabato e domenica, da mattina a sera. Con la provincia è però già avviato un progetto per portare le scolaresche tramite aperture infrasettimanali esclusive, su prenotazione. Il tutto tramite visite guidate, con volontari dell’associazione sempre presenti. Il costo del biglietto, che probabilmente salirà da 2 a 5 euro, è giustificato dalla superiore metratura e dal fatto che sarà un cartoncino di pregevole fattura, un ricordo da conservare nel tempo. In più, come a Superga, la totalità dell’incasso andrà nelle casse dell’ente ospitante. In questo caso il comune di Grugliasco, che ci dato gratuitamente le sale. Zero entra e zero esce. Non solo: all’interno di Villa Claretta ci sarà uno spazio per eventi culturali granata gestito dall’associazione, che sarà felice di ospitare gratuitamente chiunque abbia iniziative granata da presentare (libri, film, rappresentazioni teatrali, tornei e partite di beneficenza…). Vogliamo rendere il museo un posto vivo, non statico. Questo è un altro aspetto del nuovo progetto.

"Per chiudere, dal momento che tra un impegno e l’altro rimani pur sempre un tifoso, dimmi cosa ti piace e cosa non ti piace del Toro di quest’anno.Non entro nel merito tecnico. Mi piace che Cairo ha capito che non deve fare tutto lui, dal presidente al massaggiatore. Stavolta ha assunto uomini giusti. La cosa che non mi piace è lo stadio: il nuovo Olimpico per me è una schifezza di proporzioni galattiche. Del resto, come sai, il mio sogno è sempre il Fila. E’ quello, prima di tutti gli altri, il posto fondamentale per continuare a tramandare lo spirito del Toro. Il fatto che mi occupi di un museo non vuol dire che sono rivolto solo al passato. Al contrario: quello va tenuto a mente per proiettarsi meglio nel futuro, ed un Filadelfia vivo, meglio se con pochi spazi commerciali, sarebbe un buon punto di partenza.