interviste

”Al 70% era già il più forte della Lega Pro”

di Edoardo Blandino

Non tutti i giocatori che Petrachi ha tesserato in questo calciomercato invernale hanno già avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Sabato scorso si è...

Edoardo Blandino

di Edoardo Blandino

"Non tutti i giocatori che Petrachi ha tesserato in questo calciomercato invernale hanno già avuto l’opportunità di mettersi in mostra. Sabato scorso si è visto finalmente Antonelli giocare per un tempo e il suo apporto è decisamente piaciuto. Prima o poi tutti avranno spazio, come successo ad Arma, ma per adesso qualche ragazzo rimane ancora un mistero. Uno di questi è Rocco D’Aiello, centrale difensivo proveniente dal Gela. Abbiamo contattato Donnarumma, ds della squadra in cui precedentemente militava D’Aiello, per avere maggiori informazioni sul ragazzo.Quali sono le caratteristiche migliori di D’Aiello?«È prototipo del difensore moderno riesce a fare tutte le fasi difensive con grande disinvoltura. Ritengo che la sua prorompenza fisica il senso di posizione e il gioco di anticipo siano i suoi "pezzi" forti».Il ragazzo è ancora giovane e probabilmente avrà margini di miglioramento.«Esatto. Ne ha tantissimi! Perché io penso che con la nostra squadra si sia espresso al 70% delle sue potenzialità. Il motivo è semplice: la nostra è una categoria inferiore per il suo livello e solo giocando con questa percentuale, poteva già essere nettamente il più forte di tutti».Caratterialmente, invece, è in grado di reggere le pressioni che una Piazza come Torino provoca?«E' un ragazzo molto tranquillo che nonostante la giovane età riesce a gestire le difficoltà con grande equilibrio. D’altronde ha già circa 100 presenza tra i professionisti. Grazie a questo ha acquisito quell’esperienza che in calciatori giovani come lui è difficile trovare».Sembrerebbe puntare molto sul futuro di questo ragazzo.«Non ho dubbi. Penso che superata qualche difficoltà iniziale con l'impatto nella nuova categoria, farà benissimo, anzi personalmente penso che potrà far bene anche in categoria superiore. Spero per lui con il Toro».Avevate avuto altre richieste oltre a quella di Petrachi?«Direi di sì. Ce lo avevano chiesto ben quattro squadre dall’estate: tre dalla Serie B e addirittura una in A. Questo a significare che si tratta di un ottimo giocatore. Perché non le avevamo accettate? Avevamo avuto il presentimento che non fossero adatte per lui e i programmi e i progetti sul calciatore non ci erano piaciuti».Direttore, grazie per la disponibilità.«Grazie a voi e cercate di tornare presto in A. La vostra categoria»

(foto M.Dreosti)