interviste

Asta: ‘Vogliamo migliorare ancora’

Abbiamo incontrato Antonino Asta, allenatore degli Allievi Nazionali ed ex capitano granata. Con lui abbiamo discusso della stagione che ha da poco preso il via, chiedendo le sue impressioni sia per quanto riguarda i suoi...

Federico Floris

Abbiamo incontrato Antonino Asta, allenatore degli Allievi Nazionali ed ex capitano granata. Con lui abbiamo discusso della stagione che ha da poco preso il via, chiedendo le sue impressioni sia per quanto riguarda i suoi ragazzi sia per ciò che concerne la prima squadra. Antonino Asta, la stagione dei suoi Allievi è iniziata bene con una vittoria prestigiosa al Carlin's Boys.Sì, abbiamo cominciato con il piede giusto. Ci tenevamo molto a iniziare così questa nuova avventura perché nel corso dell'anno dovremo confrontarci con realtà importanti come Genoa o Juve. Vincere il Carlin's Boys, un torneo prestigioso, è una bella soddisfazione a maggior ragione visto che in finale abbiamo giocato il derby.Come prosegue la preparazione al campionato?Stiamo lavorando per migliorare ancora. Dobbiamo crescere parecchio e riuscire a far emergere le qualità di questi ragazzi.La squadra è molto rinnovata visto che diversi suoi giocatori dell'anno scorso sono passati in Primavera?Sì, la squadra è totalmente diversa rispetto alla stagione passata. L'annata non è più il '91 ma il '92. Giunta è rimasto con noi mentre Comi e Benedetti sono stabilmente in Primavera. A loro si sono aggiunti sei ragazzi del '91, che oltretutto nelle ultime partite Scienza ha utilizzato parecchio. Ciò fa indubbiamente piacere: il nostro lavoro è finalizzato a proporre nuovi innesti per la categoria superiore. Spero che ciò accade anche con i '92.La caratteristica principale degli Allievi Nazionali era il grande carattere. Si può dire altrettanto per la nuova stragione?L'anno scorso i ragazzi erano molto forti per quanto riguarda l'aspetto caratteriale, non ci ha mai messo sotto nessuno. Sono davvero molto soddisfatto del biennio sostenuto coi '91. La nuova formazione deve crescere molto sotto l'aspetto del carattere ma ha qualità notevoli da un punto di vista tecnico.I suoi obiettivi?Migliorarsi sempre. L'anno passato siamo arrivati ad un passo dalla fase finale ed abbiamo vinto il Maggioni Righi, uno dei tornei più importanti per la categoria Allievi. Non sarà facile fare meglio ma ci proveremo di sicuro.Parliamo ora di prima squadra, le sue sensazioni sul Toro 2008/09?L'inizio fa ben sperare. Ho visto la gara col Lecce: sono arrivate vittoria e risposte importanti per tutto l'ambiente. La società ha preso giocatori di livello ed ha agito sul mercato con acquisti mirati. Penso a Bianchi, Saumel e Dzemaili. Credo che De Biasi, il quale conosce bene il gruppo, potrà fare bene. Porsi obiettivi ora non ha molto senso ma la sensazione è che ci si possa divertire.Gli acquisti in attacco possono far fare il salto di qualità?Negli ultimi anni tolto Ferrante che ha sempre garantito una ventina di gol a stagione al Toro sono mancati dei goleador di questo livello. Sia Bianchi che Amoruso hanno sempre fatto tante reti: speriamo sia di buon auspicio. Il loro contributo potrà essere fondamentale.La società inoltre ha puntato con decisione su diversi giovani. Cosa ne pensa?E' un'altra nota positiva. Finalmente si dà fiducia a ragazzi di prospettiva. Perciò il mister De Biasi potrà lavorare su certezze, uomini d'esperienza, e giovani di qualità. Il mix mi pare buono.Lei oltre ad essere stato capitano granata, è stato anche l'ultimo giocatore del Toro convocato in nazionale prima di Rosina. Cosa deve fare un calciatore granata per vestire l'azzurro? Il primo pensiero è per Matteo Sereni.Sinceramente è una situazione imbarazzante. Sereni merita la nazionale da tempo. Ha dimostrato, senza nulla togliere a Buffon le cui qualità sono evidenti, di essere il più continuo. Non so perché prima Donadoni e poi Lippi non l'abbiano ancora preso in considerazione. Io credo che continuando a fare bene così possa mettere in difficoltà il ct al momento delle scelte.