"E’ stata un’istituzione degli ultimi tredici anni di vita del fu Torino Calcio 1906. Gabriele Chiuminatto (Nella foto emozionato dopo la vittoria dei playoff l'anno scorso, che sancì la temporanea serie A), tredici anni al Toro come addetto stampa, ma non solo, è stata soprattutto una persona sempre presente, disponibile, il punto di riferimento per tutti. Ha un difetto, un vizio, o meglio una passione: è soprattutto tifoso, ma in fondo è stato fortunato, il suo esordio è stato baciato dalla storica partita Torino-Real Madrid, che tempi!
interviste
Chiuminatto: ‘Non deludiamo i tifosi’
E’ stata un’istituzione degli ultimi tredici anni di vita del fu Torino Calcio 1906. Gabriele Chiuminatto (Nella foto emozionato dopo la vittoria dei playoff l'anno scorso, che sancì la temporanea serie A),...
"Da esperto, avendo vissuto la stessa situazione l’anno scorso, come si vive l’atmosfera playoff?
"“C’è indubbiamente tanta tensione, sempre però con la convinzione di fare bene. L’anno scorso la vittoria di Ascoli ci aveva dato convinzione. Si vivono momenti intensi, questo sì. Noi eravamo molto compatti, con Zac si era creato un’unione fortissima, lasciando fuori i problemi societari. Devo constatare che anche quest’anno c’è un gruppo altrettanto forte, con un allenatore molto motivato, preparato, un presidente importante, presente. Non è tanto importante che si faccia vedere durante la partita, quanto lungo la settimana, a noi era mancato un po' il supporto della presidenza”.
"Chi sentiva di più l'atmosfera dell'ultima sfida tra Zaccarelli e la squadra?
"“Zaccarelli era molto motivato, sapeva come comportarsi perchè era oltretutto un dirigente importante, prestato temporaneamente alla panchina, questo ci dava ancora più garanzie. Diciamo che sia lui che il sottoscritto, essendo anche e soprattutto tifosi, si sentiva una tensione particolare. Domenica siamo andati insieme a vedere Torino-Cesena, abbiamo tifato come due supporter appassionati. Mi piace ricordare che anche gli addetti ai lavori qualche volta si lasciano andare, non siamo senz’anima!".
"Sono previsti ex di prestigio per il ritorno con il Mantova domenica prossima?
"“Dovrebbe arrivare quasi certamente De Ascentis (il quale non sarebbe stato confermato al Livorno ndr), certo ci sarà ancora Zaccarelli e il sottoscritto. Mudingay? Non lo so, sente ancora parecchio male alla gamba”.
"Adesso conta maggiormente la concentrazione della forza fisica, concordi?
"“Per quanto ho visto io conta la capacità di essere razionali nei momenti decisivi, ma il Toro può contare su gente di carattere come Brevi, Gallo, Muzzi, Abbruscato, Stellone, tutti uomini importanti”.
"Che consigli daresti al Toro attuale?
"“Non hanno bisogno di nessun consiglio, speriamo che ritrovi la forma della partita contro il Cesena. Mantova e Torino hanno meritato sul campo questa finale, ma il Toro è sempre il Toro”.
"Il Mantova ora fa più paura del previsto?
"“Certo può fare paura per l’entusiasmo che ha sempre avuto e per la sua splendida rincorsa da neo promossa. Nella doppia partita però sono certo che verrà fuori in blocco la qualità superiore del Toro”.
"Chi temi di più tra gli avversari?
"“Credo molto in Sommese, può fare la differenza, ha dei colpi interessanti con la sua fantasia e riesce ad essere spesso decisivo nei momenti importanti. Un bravo giocatore che conosco molto bene”.
"Ti manca il calcio?
"“No, faccio il tifoso a tempo pieno. Questa squadra mi ha entusiasmato, il Torino mantiene una caratteristica che altri club non hanno: un pubblico fedele, l’importante è non deluderlo. Il segreto per portare tanta gente allo stadio è che bisogna essere sempre onesti con loro".
"Si sta andando oltre i 50mila spettatori per domenica, quanto avevate fatto l’anno scorso?
"“Eravamo sui 54mila spettatori paganti, ma alla fine erano molti di più, tra biglietti omaggio e qualche portoghese. Abbiamo superato il pubblico di Juventus-Liverpool di Champions League. Questa è senza dubbio l’arma in più del Toro. Adesso ci sono prospettive interessanti, occorre avere pazienza e seguire Cairo, passo per volta, senza voli pindarici, la caduta poi sarebbe peggiore”.
"Cosa pensi di Calciopoli, ti aspettavi una situazione simile?
"“La portata di così vasta entità no, sembravano discorsi da bar, che a volte hanno anche le loro fondamenta. Ora occorre ripartire pensando solo a giocare. Adesso è importante stare vicini alla Nazionale in Germania, senza pensare a quello che sta succedendo fuori”.
"Fiducioso dunque per l’Italia ai Mondiali?
"“Bisogna cercare di essere protagonisti. Il recupero di Totti mi rende fiducioso. Sulla carta il Brasile è più forte, adesso hanno saputo migliorarsi anche in difesa, grazie ai molti giocatori che sono in Europa, per cui hanno imparato una miglior tattica e questa sarà un’arma in più che il Brasile ’82 non aveva. L’Italia però sarà un avversario difficile per tutti e potrà contare su un grande pubblico, grazie anche ai tanti immigrati in Germania. Sarà fondamentale la prima partita, occorre ricreare entusiasmo. Totti? Sì lo vedo tra i protagonisti, ora è molto maturato, consapevole del suo ruolo. Vale i migliori al mondo”.
"Marina Beccuti
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