"di Valentino Della CasaUn campionato di B pieno di sorprese. Alcune negative (Reggina su tutte), altre, invece, decisamente positive, con squadre che hanno raggiunto obiettivi importanti, nonostante si sarebbero accontentate di ben altri risultati. È questo secondo caso, quello che più si avvicina alla realtà del Cittadella, squadra veneta, matematicamente qualificatasi ai Play Off, che occupa una posizione sopra il Torino, ma che a inizio anno aveva in mente il solo obiettivo della salvezza. La solidità societaria e delle buone intuizioni in sessione di mercato hanno però permesso ai tifosi di cullare il sogno della Serie A, e Toro News ha contattato proprio uno di fautori di tale sogno, il Direttore Generale del Cittadella Stefano Marchetti.Buon giorno Direttore. Campionato migliore proprio non potevate prevederlo.Buon giorno a tutti. Confermo, è stata davvero una stagione strepitosa. Ovviamente i Play Off non erano previsti, a inizio anno: eravamo tutti concentrati verso la salvezza tranquilla, che poi tranquilla non è mai, visto il campionato di B. poi, però, ci siamo trovati ad accarezzare i Play Off e, con grande determinazione, siamo riusciti a centrarli. Sono molto soddisfatto.Tra l’altro è un Cittadella che gioca un buon calcio, con giocatori che sono maturati molto. Uno su tutti, Ardemagni. Sì, noi portiamo avanti questo tipo di progetto, che poi è molto simile a quello adottato da Petrachi a Gennaio. Cerchiamo, infatti, giocatori che abbiano fame, voglia di riscattarsi magari da un’annata non particolarmente brillante, giovani di bella prospettiva. L’anno scorso ad esempio avevamo Meggiorini, quest’anno invece Ardemagni. Cerchiamo di costruire un gruppo solido, compatto, dove tutti remano dalla stessa parte. Io credo, e i risultati lo confermano, che se una squadra ha solo tecnica, ma poche motivazioni, alla fine non riesce a combinare molto.Il tutto, però, dando un’occhiata al bilancio.Sicuramente, non abbiamo mai voluto fare il salto più lungo della gamba. Solo così si riesce a lavorare con calma, ottenendo dei risultati. E poi, a mio parere anche l’aspetto economico fa gruppo: se infatti noi prendessimo un giocatore eccezionale, che però guadagna 3 volte tanto tutti gli altri, verrebbe quasi sicuramente minata la tranquillità nello spogliatoio.Cambiamo argomento: questione stadi. Se il Cittadella dovesse per caso andare in A, potrebbe esserci questo felice problema da affronare.Ne abbiamo parlato in riunione qualche settimana fa. L’obiettivo nostro è, in caso di promozione (anche se ancora preferisco parlare poco), quello di restare a giocare a Cittadella. Quest’anno abbiamo ristrutturato il nostro stadio, che è a norma a livello di sicurezza, con tutte le tecnologie di ultima generazione. Potremmo anche valutare il discorso capienza, ma Cittadella conta 20mila abitanti e noi abbiamo fatto quest’anno 1718 abbonati.Che in proporzione, non sono pochi.In effetti è così. C’è un grande attaccamento nei confronti della squadra, un po’ come a Torino per il Toro, una società che stimo moltissimo, che credo abbia fatto davvero la storia del calcio italiano. Ammiro molto questo tipo di tifoserie, perché possono essere di grande aiuto, nei momenti difficili.Tornando alla squadra. Quale pensa sia stata la “partita della svolta”?Credo siano state tre: il filotto di vittorie con Reggina, Torino e Lecce. Quando batti squadra come i granata o i giallorossi, squadre di un certo valore tecnico, allora davvero acquisti consapevolezza nei tuoi mezzi. E non è affatto cosa da poco.E domenica ci sarà Torino-Cittadella.Sarà una grande festa. Siamo entrambi riusciti a centrare i Play Off. Forse per il Toro è un risultato un po’ deludente, ma sarebbe stato peggio non esserci, non trovate? E poi, comunque, sarà una partita all’insegna del granata, perché anche la nostra divisa è di quel colore, un colore a cui siamo fortemente affezionati. Sarà sicuramente una bella partita.Chissà che in finale…Per adesso voglio cullarmi il sogno della semifinale. Poi vedremo. Certo che sarebbe suggestivo.Grazie Direttore, arrivederci.Arrivederci a voi e un saluto a tutti.
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”Cittadella, un sogno che si avvera”
di Valentino Della Casa
Un campionato di B pieno di sorprese. Alcune negative (Reggina su tutte), altre, invece, decisamente positive, con squadre che hanno raggiunto obiettivi importanti, nonostante...
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