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Claudio Sala: ‘Il Toro è in guai grossi’

Claudio Sala non fa giri di parole, non inventa come faceva sul campo, ma affronta i problemi con la massima lucidità e l’amarezza che contraddistingue chi il calcio l’ha amato...

Redazione Toro News

Claudio Sala non fa giri di parole, non inventa come faceva sul campo, ma affronta i problemi con la massima lucidità e l’amarezza che contraddistingue chi il calcio l’ha amato per una passione e non solo per una professione redditizia.

Claudio Sala, partiamo dalle note dolenti, è ottimista o pessimista sull’esito dell’iscrizione alla serie A? “Non sono né ottimista né pessimista, anche se io per natura sono pessimista. Questa è una situazione particolare, difficile, che coinvolge anche le istituzioni, i politici per arrivare ad una soluzione positiva. Diciamo che non è da adesso che il Torino è in questa precaria situazione, dovevano accorgersi dei problemi prima di essere vicini al crollo”.

Appunto perché siamo arrivati a questi livelli? "Il problema non è solo localizzato al Toro, il calcio gode da un po’ di tempo di particolari coperture, se noi persone normali non paghiamo il fisco vengono a pignorarci i beni, nel calcio invece si paga sempre dopo parecchie dilazioni, possono retribuire in ritardo i giocatori, i loro contributi, le tasse”.

Secondo lei non è che Cimminelli ha pestato i piedi a qualcuno che adesso si vuole vendicare? “Non credo a nessun sgarbo di questo genere e a nessun accanimento, i debiti ci sono e vanno pagati, tutto qui”.

Sembra però che Cimminelli sia risentito con la Gea che gli ha pignorato gli ultimi incassi per non aver pagato i procuratori “La Gea ha molta influenza, ma non credo arrivi a questo. E’ strano invece pensare che prima i procuratori erano pagati dai giocatori e adesso invece devono essere compensati dalle società. Il sistema è proprio sbagliato”.

Parliamo di un altro fatto increscioso, l’affare Arrigoni, come lo vede? “Sono dell’avviso che i contratti debbano essere rispettati e Arrigoni aveva ancora un legame in essere con il Cagliari. Aveva chiesto di andarsene se trovava una squadra vicina a casa, ma poi Cellino ha scoperto che i contatti che aveva avuto erano abbastanza lontani da casa sua”.

Nella prospettiva positiva che il Toro possa essere finalmente iscritto alla A, come vede la prossima stagione? “La serie A è una vetrina importante e arriveranno più introiti, da Sky, dalla Lega stessa, insomma ci saranno più entrate che però prevedono anche più investimenti se si vuole fare una squadra che possa garantire un campionato tranquillo. Non mi sembra purtroppo che l’attuale società abbia come politica grossi investimenti. Comunque il Torino nella fascia medio bassa cui dovrà inserirsi può trovare parecchi giocatori al suo livello, anche se la campagna acquisti verrà fatta in ritardo”.

Tornando alla situazione attuale quali scenari prevede? “Può capitare di tutto, comunque anche con l’iscrizione in A i problemi non verranno risolti. I debiti restano, c’è la questione stadi, occorre terminare i lavori al Comunale, iniziare quelli del Filadelfia, senza contare che questa dirigenza non sarà mai amata dall’intera tifoseria. Consideriamo che se le istituzioni si stanno muovendo non è solo per il bene del Toro, ma perché ci sono gli stadi da ultimare per le future Olimpiadi”.

Per concludere rivedremo Claudio Sala sui campi di calcio? “Credo di sì, ho ricevuto un’offerta dal Barcanova che intende rilanciarsi nel settore giovanile, che dovrei curare io. Il mio desiderio è sempre stato quello di poter lavorare sul campo con i ragazzi”.

Beccuti Marina