interviste

Culicchia: ‘Vorrei undici Sereni’

Sabato sera nel corso della cena organizzata dal Forum di Toro News in un ristorante della collina di Moncalieri, oltre a moltissimi tifosi granata provenienti da tutta la penisola, da Massa e da Viterbo, dalla vicina Liguria e...

Federico Floris

"Sabato sera nel corso della cena organizzata dal Forum di Toro News in un ristorante della collina di Moncalieri, oltre a moltissimi tifosi granata provenienti da tutta la penisola, da Massa e da Viterbo, dalla vicina Liguria e dalla lontana Sicilia, abbiamo incontrato anche Giuseppe Culicchia. Lo scrittore torinese di provata fede granata, è un affezionato lettore di TN sia per quanto riguarda la home page sia per ciò che concerne le discussioni del Forum. Nel corso della serata gli abbiamo rivolto qualche domanda sulla situazione attuale del Toro.

"Giuseppe Culicchia, le sue sensazioni verso questa festa?‘E’ una bella serata, è la prima volta che partecipo ad un raduno per un sito, finora avevo sempre assistito a feste organizzate da club. C’è un’atmosfera positiva, gente che arriva da ogni parte d’Italia e che si conosce per il nickname ma non ancora di persona’.

"Un giudizio su questa prima parte di stagione granata?‘Ad inizio campionato ero decisamente ottimista, pensavo si potessero conquistare quei 6- 7 punti in più rispetto a quanto fatto. Ciò non è accaduto per una serie di episodi come il rocambolesco gol di Trezeguet nel derby o la lunga lista di infortuni’.

"Le differenze rispetto al campionato passato?‘L’anno scorso me ne andavo dalla stadio sempre di cattivo umore, in questa stagione invece mi capita di uscire dall’Olimpico con rammarico, per ciò che poteva essere. Per il prosieguo penso che sia fondamentale riuscire a schierare due volte di fila la stessa formazione’.

"Come si spiega gli alti e bassi a livello di prestazioni?‘La squadra ha disputato determinate prestazioni con Juve e Milan, capisco che in queste gare ci siano più stimoli, ma bisogna saperseli dare anche quando si gioca contro l’Empoli. Visto che non siamo il Flamengo dobbiamo impegnarci ancora di più per arrivare ai risultati prefissi’.

"Le note più positive?‘In genere mi sono piaciuti tutti i giovani. Bottone con il Cagliari è entrato a freddo per l’infortunio a Zanetti ed ha subito messo in mostra una buona grinta, Rubin fino all’infortunio aveva fatto più che bene meritandosi pure la convocazione in under e poi Vailatti, che ha segnato all’esordio in A con la Lazio’.

"Quale dei giocatori attuali secondo lei incarna meglio lo spirito- Toro?‘Sarebbe importante che tutti i giocatori avessero lo spirito di Sereni. Ha la grinta giusta, si è calato in fretta nel “clima- Toro”, oltre ad aver messo in mostra qualità tecniche da grande portiere nonostante fosse reduce da una lunga inattività forzata’.

"E’ soddisfatto di Novellino?‘L’allenatore mi piace, ha carattere e voglia di fare. Purtroppo sinora ha avuto ancora poco modo di lavorare con continuità, visti i molti infortuni. Non è semplice gestire una situazione di costante emergenza. Ora però sembra che si stiano riprendendo quasi tutti e perciò guardiamo con speranza al proseguimento della stagione’.

"Cosa si porta con sé dell’anno del Centenario, appena terminato?‘L’anno del Centenario è stato indimenticabile per diversi motivi, certo non si può scordare un campionato giocato in A con gli “altri” in B. Chi se lo sarebbe mai sognato? Invece è successo davvero, noi l’abbiamo visto e potremo raccontarlo ai nostri nipotini’.