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Ezio Rossi: ‘Toro, croce e delizia’

Ezio Rossi non verrà ricordato come un allenatore dalle grandi imprese, eppure senza la sua impronta probabilmente oggi il Torino FC non sarebbe in serie A. “Certo qualcosa ho combinato anch’io - ha spiegato durante...

Redazione Toro News

Ezio Rossi non verrà ricordato come un allenatore dalle grandi imprese, eppure senza la sua impronta probabilmente oggi il Torino FC non sarebbe in serie A. “Certo qualcosa ho combinato anch’io - ha spiegato durante "Forza Toro" su Radio VeronicaOne - permettendo alla squadra del 2004/2005 di raggiungere la serie A ai playoff. Questo ha fatto sì che poi grazie al Lodo Petrucci il Toro potesse ripartire dalla B”.

"E’ strano questo calcio, lei esonerato prima dei playoff e a De Biasi non è stato permesso nemmeno di cominciare la serie A: “In effetti queste sono le stranezze del calcio, fatti del genere non dovrebbero esistere, invece purtroppo è così”. Cosa fa adesso Ezio Rossi? “Mi tengo informato sul calcio andando agli allenamenti, alle partite, poi vediamo se succede qualcosa. Vivo tra Verona e Torino, che sono le mie due città”. Che ricordi ha del suo Toro? “Intanto ci tengo a precisare che resto sempre tifoso granata, sono sempre stato del Toro e mi ritengo fortunato ad avere avuto l’opportunità di giocarci prima e di allenarlo dopo. Non succede a tutti di poter giocare e allenare la propria squadra del cuore, anche se…”. Ezione ha qualche sassolino da togliersi: “Insomma ne ho mangiata, di quella roba là che tutti immaginate. La situazione era disastrosa, ho cercato di fare il possibile per tenere unito l’ambiente, ma ormai non c’era più nulla da fare e sono stato costretto a mascherare le tante cose che non andavano”. Adesso è tutto diverso, c’è più entusiasmo. “Certo è cambiato tutto, la tifoseria crede nel nuovo progetto Cairo, concede più tempo a disposizione. Se questo inizio non del tutto entusiasmante fosse capitato qualche anno fa le critiche sarebbero state più esasperate”. Come vede il Toro attuale? “Cambiare allenatore poco prima del campionato ha certamente creato qualche scompiglio. La squadra c’è, i giocatori sono validi, ci vuole solo tempo per amalgamarli tra di loro”.

"Finalmente è uscito allo scoperto il vero Ezio Rossi, l’uomo colto e gentile di quel mondo romantico che nel calcio non esiste più E’ incredibile che uno come lui stia ancora a spasso, nel pallone c’è senza dubbio spazio per la sua figura, incompreso in un periodo buio che non può vanificare quanto fatto in passato. Tra la lettura di un libro di Coelho e l’ascolto di un’opera lirica è giusto ringraziarlo per quanto ha fatto. Un lavoro oscuro e spesso ingrato, ma se l’ultimo Toro di Cimminelli ha avuto un ultimo vagito di sopravvivenza è grazie a lui. Ezio Rossi, il ragazzo che indomito con la testa leonina, senza piedi da fuoriclasse, ma con tanta grinta in corpo correva alla ricerca del suo sogno di ragazzo del Filadelfia.