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Favetto a TN: “Per me il Toro è diventato un libro che non apro da vent’anni”
Gianluca Favetto è un apprezzato scrittore, da sempre anche molto vicino al mondo del teatro. In questi giorni è in tour con uno splendido spettacolo su Marco Polo, uno dei viaggiatori più straordinari della storia dell'umanità. Chi non fa viaggiare la fantasia di Favetto è invece il suo Torino. In esclusiva su Toro News il tifoso granata esprime tutte le sue perplessità sul momento granata.
Buongiorno Gianluca. Come fotografa la situazione granata?"Ho un paio di cari amici della Lazio che mi hanno detto in estate che Baroni è una splendida persona. Mi sono fidato di loro, nel senso che durante la stagione agonistica per seguire il Torino mi viene mal di stomaco tutta la settimana e quindi in estate cerco di evadere, di seguire il meno possibile. Devo dire che faccio sempre più fatica a guardare le partite del Torino, si sta spegnendo la passione e credo che le principali responsabilità siano di chi sta a capo del Torino. Magari qualche tifoso si arrabbia se affermo questo perché non tengo in considerazione che fine avremmo fatto senza Cairo, però non mi sento di addossare colpe ad allenatori e a giocatori. Mi sto chiedendo se sono ancora un vero tifoso perché mi sento sempre meno animato dalla passione. Avevo una passione letteraria e infantile per il Torino, ora come si fa ad avere la passione? Andiamo in Serie B e giochiamo il venerdì sera così ci togliamo il problema".
Cosa pensa delle ultime dichiarazioni di Urbano Cairo sulla sua presidenza?"Ho letto le sue dichiarazioni. Non so cosa dire a Cairo. Posso dire che è una persona non animata da passione e se chi comanda è senza passione, come si fa a trasmettere all'allenatore di turno, al giocatore di turno, al tifoso? Mi sembra abbastanza evidente che manca la passione a tutti i livelli, altrimenti non si spiegherebbero certe cose che si vedono in campo. Andiamo a due all'ora. Non coltiviamo nemmeno la fortuna, rifuggiamo dalla fortuna. Ero in macchina contro la Lazio, sento alla radio che abbiamo segnato il gol del 3 a 2: avrei dovuto spegnere in quel momento e invece ho dovuto arrabbiarmi per il pareggio".
Come si esce da questa situazione: basta un cambio di proprietà?"Servono passione e progetto. L'Atalanta insegna. Nel Torino di oggi non ci sono né passione né progetto. Non puoi prendere Mazzarri, Giampaolo che con il Torino non c'entrano nulla. L'ultimo allenatore da Toro è stato Mihajlovic. Quest'estate, comunque, non avrei cacciato Vanoli. Sono desolato quando parlo del Torino. Continuo a dire forza Toro, ma lo dico a bassa voce perché sono desolato. La mia passione per il granata mi sembra un libro che non apro più da vent'anni".
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