di Edoardo Blandino
interviste
Ferri sprona: ”Provateci!”
di Edoardo Blandino
Con il Torino ha disputato più di 200 partite e l’ambiente granata lo conosce alla perfezione. Il finale burrascoso di domenica contro il Genoa ha sorpreso un...
"Giacomo Ferri, non ha voglia di tornare in panchina ad allenare?«A dire il vero sì. Mi farebbe piacere ricominciare. Ho ricevuto alcune offerte e ora valuteremo. Mi sto guardando un po’ intorno, ma ho voglia di allenare di nuovo»
"Passando invece al campionato. Il finale di Torino-Genoa con tanto di scazzottata da far west l’ha sorpresa, oppure visto il gol nel finale ce la si poteva aspettare? «Penso che nessuno si aspettasse un post gara così. Anche perché durante i 90 minuti non si era vista una partita dura o cattiva. Non ero in campo e non posso sapere cosa sia successo, però mi ha sorpreso»
"Dalle immagini si sono visti gesti provocatori da parte di giocatori come Thiago Motta. Reagire è sempre un gesto censurabile, ma come mai i giocatori sono scattati in questo modo verso gli avversari?«Deve essere scattato qualcosa. Non so cosa sia successo, ma qualcosa è successo. Cairo ha ragione quando si lamenta delle decisioni della disciplinare. La motivazione della squalifica di Bianchi poi è assurda. Il centravanti era in campo, non può essersi alzato dalla panchina per creare confusione. E poi sono stati segnalati i giocatori granata, mentre solo Olivera è stato squalificato per il Genoa…»
"Torino e Genoa sono due squadre gemellate. Sul 2-2 a pochi minuti dal fischio finale era legittimo attendersi un finale soporifero?«Secondo me il Genoa ha fatto la sua partita come è giusto che sia. Milito stava lottando per un traguardo importante come la classifica marcatori. È argentino, ma se anche fosse stato italiano avrebbe fatto lo stesso. Non dimentichiamo poi che la Fiorentina stava perdendo contro il Lecce e il Genoa aveva l’opportunità di accorciare la classifica. Hanno fatto bene a cercare di vincere»
"Considerate anche le squalifiche a senso unico, si può parlare di complotto?«Sono d’accordo con quanto dice Cairo. Non sono stipendiato dal Toro e non ho nessuno motivo per dargli ragione per cui sono sincero. Ha ragione il presidente quando dice che sono stati tolti tanti punti. Mi è rimasto impresso ancora il gol di faccia annullato ad Amoruso a Genova. In generale ci hanno tolto almeno 6 punti. A Bologna ci hanno negato un gol fantasma, ma ci sono tanti altri episodi. Purtroppo il Toro ha pagato molto. Anche per quanto riguarda le squalifiche come dicevo prima, mentre nel Genoa ha pagato solo Olivera»
"Parlando di complotto si rischia di cadere nel vittimismo. Ma è davvero tutta colpa degli arbitraggi?«No. Quando le stagioni vanno male ci si mettono in mezzo tanti episodi. Non esiste un colpevole singolo per quello che è successo. Rispetto a quello che ci hanno tolto e dato, sicuramente siamo in credito. Oggi 3-4 punti ci avrebbero fatto molto comodo. Ma se mai il Toro dovesse retrocedere bisognerebbe dare le colpe a tutti quanti, diciamo pure 50 e 50»
"Adesso con che spirito bisogna andare a Roma, soprattutto considerato l’impegno non proibitivo del Bologna in casa contro il Catania?«Non lo so. L’allenatore degli etnei ha già dato l’addio. Quelli del Catania dicono di voler fare la partita. Vedremo. Il Bologna sulla carta è avvantaggiato, anche perché la Roma sta bene e ha appena battuto il Milan. Come sarà la classifica al 90’? Nessuno lo può sapere. Ma ho fatto questo lavoro per 25 anni e ho capito che finché hai speranza devi provarci. Se hai delle possibilità te le devi giocare fino in fondo. Nonostante le squalifiche sono convinto che il Toro ce la metterà fino in fondo. Poi nel calcio può succedere di tutto…»
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