Facce nuove al Torino FC, insieme al neo tecnico granata sono arrivati anche i quattro professionisti che da sempre seguono Novellino nelle sue varie esperienze in giro per l’Italia. Giuseppe Degradi è l’allenatore in seconda, Francesco Pedone collabora con la prima squadra, Rino Gandini è il preparatore di portieri, mentre il Prof. Ferretto Ferretti è il preparatore atletico. Rino Gandini, veronese del ’60, è cresciuto nelle giovanili del Verona per poi trasferirsi al Parma dove ha giocato in B e in C, di seguito è passato alla Triestina e poi nel Piacenza dove ha concluso la carriera. Nella stagione ‘96/97 è diventato preparatore dei portieri del club emiliano. Dopo aver conosciuto Novellino ha cominciato a far parte del suo staff, con lui ha vissuto l’avventura della Sampdoria in questi ultimi cinque anni. Contento di questa scelta? Sì, molto, anche perché seguo da sempre Novellino e so quanto lui ci tenga a questa esperienza in granata. Lei dunque avrà il compito di preparare i portieri. Sì, sono un ex numero uno e mi sono sempre occupato di questo ruolo. So che qui a Torino ci aspetta un compito arduo, ci sono molte attese sul nostro lavoro e non dobbiamo deludere nessuno, dai dirigenti, ai tifosi, fino ai giornalisti. Spera di continuare ad allenare Abbiati? Mi piacerebbe, ma sotto questo punto di vista non spetta a me, sarà Cairo e la dirigenza a fare i passi giusti. Comunque non faccio questioni di nomi, l’importante è fare bene con chi ci sarà. Ci può fare qualche nome di portiere con cui ha lavorato? Sono tanti, a partire da Roma, , Guardalben, Sereni, Orlandoni, Antonioli, Turci, già solo questi nomi rappresentano una bella ed importante esperienza. Il Prof. Ferretto Ferretti è di Pordenone, classe ’58, e possiede già un legame con Torino, infatti si è laureato in Scienze Motorie proprio nel capoluogo sabaudo, per cui si tratta per lui di un gradito ritorno, anche se si considera “un uomo di mondo con radici varesotte!”. Ferretti, lei è praticamente l’ombra di Novellino. Lavoro con lui da dieci anni, sin dai tempi del Venezia quando la squadra era in B e la portammo in A. Contento di questa nuova avventura al Toro? Moltissimo, questa è una piazza importante, un club che ha una grande storia e tradizione ed è un simbolo non solo per i suoi tifosi, ma per tutto il calcio italiano. Fa piacere far parte di questo staff, con una dirigenza che ha forti ambizioni. Lei ha lavorato con giocatori di grande livello, ne vuole ricordare qualcuno? Fare dei nomi è sempre difficile, posso dire Recoba, soprattutto Volpi, con il quale ho lavorato a lungo perché ha quasi sempre seguito Novellino. Con alcuni di loro il rapporto è continuato anche dopo la carriera, ad esempio ho trattato Francesco Pedone come giocatore e adesso fa parte lui stesso del nostro staff. Quest’anno si giocherà finalmente il derby a Torino, cosa ne pensa? Rappresenta sempre un grande stimolo, noi li abbiamo affrontati a Genova, su tre giocati li abbiamo vinti tutti quanti, dunque vogliamo ripetere il successo anche nella stracittadina torinese. Sono sempre gare particolari, entusiasmanti, di grande responsabilità dove si deve dare soddisfazione soprattutto ai tifosi.
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Gandini e Ferretti: ‘Emozionati di essere al Toro’
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