interviste

”Il Torino deve far valere la propria mentalità”

di Stefano Rosso - Girando per i campi di serie A e B di tutt'Italia, tra appassionati e addetti ai lavori, è facile imbattersi in un allenatore che ha scritto capitoli importanti della storia dei massimi campionati...

Stefano Rosso

di Stefano Rosso - Girando per i campi di serie A e B di tutt'Italia, tra appassionati e addetti ai lavori, è facile imbattersi in un allenatore che ha scritto capitoli importanti della storia dei massimi campionati nazionali: Nedo Sonetti. Il tecnico di Piombino, attualmente fermo dopo l'esperienza di due stagioni fa a Vicenza, ha risposto in esclusiva alle domande di TN raccontando il suo punto di vista sulla cadetteria e le sue impressioni sulla stagione in corso, andando poi anche ad analizzare la partita di domani che il Torino disputerà a Grosseto.

''Il campionato è molto equilibrato - ha esordito alla prima domanda - come è sempre accaduto, salvo alcune eccezioni, in serie B: ci sono sette-otto squadre che si stanno contendendo l'accesso in serie A e si trovano in un intervallo di punti ridotto, tale da non escludere ancora nessuna dalla lotta. Discorso analogo anche al fondo: sono molte le formazioni invischiate nella zona playout, ma lì le posizioni sono un po' più delineate''.

Da buon cultore del calcio Sonetti, poi, non concorda con chi sostiene che il livello del campionato cadetto sia calato negli ultimi anni e stia continuando la sua flessine: ''Ci sono tante buone squadre e si può assistere a molte partite interessanti e piacevoli: il livello della serie B trovo che stia migliorando, soprattutto se si prende come riferimento le squadre che si contendono l'accesso in serie A, sia per numero di pretendenti sia per il gioco espresso perchè spesso si assiste ad incontri di buon calcio''.

Parlando della stagione, tra sorprese e delusioni, Sonetti ha poi rivelato il suo punto di vista: ''Oltre alla Sampdoria che si trova evidentemente in difficoltà dopo che ai blocchi di partenza era data come favorita, non mi sarei aspettato una situazione così spiacevole da due compagini toscane, alle cui reltà sono molto vicino, come Empoli e Livorno: non riescono ad esprimere quanto fatto negli anni passati, quando risiedevano stabilmente in serie A''.

''La sorpresa - ha invece aggiunto - credo proprio sia il Brescia. Con l'avvento di Calori in panchina hanno trovato i giusti equilibri e con un pizzico di fortuna, ma si sa che nel calcio accompagna sempre i bravi, stanno mantendendo una serie di risultati molto positiva che non solo li ha portati a superare il record di imbattibilità, ma li sta anche rilanciando in ottica playoff: un risultato che ad inizio stagione nessuno si sarebbe aspettato''.

La chiacchierata con Sonetti, dal campionato attuale, è passata anche sul movimento calcistico nazionale e sulle varie forme che prende sul territorio. L'esempio della Toscana, una regione storicamente tanto prolifica a livello calcistico pur in assenza di grandi centri urbani di riferimento, conta cinque realtà tra serie A e B - Fiorentina, Siena, Empoli, Grosseto e Livorno - e più ancora in Lega Pro, tra prima e seconda divisione: ''Questa è una zona dalla tradizione sportiva molto sviluppata, non solo il calcio ma anche sport come il ciclismo e la scherma, per la quale è molto rinomata la scuola livornese; non bisogna poi dimenticare che in Toscana ci sono anche i centri tecnici federali di molte discipline sportive tra Coverciano e Tirrenia''.

Con l'occasione si è parlato anche di infrastrutture, un problema che attanaglia tutta l'Italia calcistica: ''E' certamente un discorso generale, che non riguarda solo la Toscana: le lacune sono evidenti qui come in tanti altri posti, ma il caso italiano è molto particolare e prima di capire l'effettiva utilità di un investimento, il rapporto costi/benifici e tutto lo sviluppo successivo che può o meno accadere bisogna arrivare allo stremo; poi, una volta così, ci si rimbocca le maniche ma finchè non succede...''

Il discorso si è poi spostato sulla gara di domani, allo Zecchini di Grosseto: ''La formazione toscana è una squadra abbastanza strana, capace di vincere e di perdere contro tutti con alti e bassi abbastanza evidenti: quest'anno ha ottenuto risultati molto buoni in trasferta, cedendo però spesso il passo in casa. Tuttavia se il Torino vuole vincere il campionato, come io penso che succederà, deve però mettere in campo e far pesare la propria superiorità tecnica: al di là dei discorsi tattici la cosa più importante di un giocatori e di un gruppo è la mentalità ed è questo che servirà ai Granata''.

Domani Sonetti sarà allo stadio? ''Non ho ancora deciso quale partita andare a vedere, ma dovessi fare un pronostico sul risultato mi troverei in difficoltà: il Grosseto, come ho detto, è capace di fare tutto, oltre ad essere una località molto vicina alla mia Piombino, però al Torino ci sono molto affezionato per esserci stato, quindi credo che direi una tripla per non scontentare nessuno''.