interviste

‘Mai rinunciare a chi sa fare gioco’

di Alessandro Salvatico

Dagli spalti dell’Olimpico, Patrizio Sala è sceso domenica con un’espressione corrucciata, evidentemente non felice dello spettacolo visto, e...

Redazione Toro News

"di Alessandro Salvatico

"Dagli spalti dell’Olimpico, Patrizio Sala è sceso domenica con un’espressione corrucciata, evidentemente non felice dello spettacolo visto, e preoccupato per la situazione della squadra che ha nel cuore. La sua competenza fa sì che riesca a spiegare concetti calcistici complessi anche a chi non ha grande dimestichezza con la tattica.

"Patrizio Sala, brutta gara, un’altra.Condivido alcune critiche che ho sentito piovare su questa partita del Toro. Che non mi è piaciuta, ma mi è piaciuta in una cosa: un po’ più di agonismo in campo, rispetto alla gara contro la Reggina (i paragoni non facciamoli con l’Inter). Una squadra con un po’ più di agonismo, e un po’ più di equilibrio, e in questo è il seguito della gara contro i nerazzurri. Poi, possiamo disquisire dell’altrui capacità di offendere, sempre superiore alla nostra.

"Le sostituzioni di Novellino hanno fatto imbufalire i tifosi.Non mi piace discutere sugli errori altrui, si possono fare tanti discorsi, ma a me non è mai piaciuto criticare un allenatore di per se stesso. Giudicando la partita che si vede dalla tribuna, e niente di più, ecco che nella funzionalità di questa partita vedo che con l’uscita di Rosina la squadra ha perso profondità. Non stava facendo cose eccezionali, ma è comunque un giocatore veloce e capace di tenere palla; poi, vedevo Dzemaili che stava giocando bene, e tolto anche lui si è tolta praticamente tutta la qualità di questo Toro.

"Come si poteva evitare il pareggio?Gli errori sono tanti: anche sul loro gol, Dellafiore ha sbagliato perché il corner era senz’altro evitabile. Poi, è impensabile che nessuno vada di guardia sull’uomo degli avversari che va in lunetta, per la ribattuta; ci va Abate, ma tardi. E’ un errore difficile da accettare.

"In attacco non si è operato al meglio.Penso si potesse sostituire Stellone; in campo c’era Ventola, si poteva lasciare Rosina. Non sarebbe cambiato niente: volevi giocare con due punte, continuavi a giocare con due punte, con in campo uno più fresco. Così, invece, c’erano due punte con cui in un certo senso non ne fai una. Uno aveva dato tutto, uno non giocava da tempo.

"Personalmente credo che, con il centrocampo disegnato dai cambi, se il Chievo avesse fatto il secondo, il Torino non sarebbe stato in grado di recuperare.Esatto! Stavamo vincendo, ma devi avere la possibilità di ripartire, sempre, devi tenerti sempre la possibilità di andare a far male.